Recentemente ha fatto scalpore la vendita massiccia di BTP Valore. Una parte del motivo è stata la pubblicità ad effetto.
Non tutti hanno apprezzato il metodo di assimilare come il possibile premio corrispondente al Btp all’acquisto di una crociera. Questa valutazione semplicistica evita, infatti, di considerare elementi cruciali quali, banalmente, il volume del capitale impiegato. A far gola a molti sono state le condizioni agevolate di rimborso, così come lo scarso livello di tassazione. Tutto vero, se non fosse che parlare di rendimenti senza considerare la crescita del livello dei prezzi significa poco. Peraltro, i titoli di Stato italiano non sono gli unici strumenti finanziari che godono di una tassazione agevolata, pari cioè al 12,5% dei rendimenti al posto del canonico 26%. Tra gli strumenti che godono di questi vantaggi esistono anche le obbligazioni. Ma cosa sono i project bond? Hanno la stessa tassazione agevolata dei titoli di Stato, ed è bene approfondirli.
I project bond sono obbligazioni che vengono emesse per finanziare opere di pubblica utilità, come le infrastrutture. Si tratta di obbligazioni di scopo della durata pluriannuale, poiché riguardano le progressive fasi di costruzione di progetti, alle volte anche molto complessi. È certamente di un metodo di reperimento di fondi sul mercato che incontra anche il favore del pubblico settore: è evidente che può rappresentare un metodo per alleggerire il contributo pubblico in un tema centrale. Possono essere utili tanto in tempi di recessione, quanto di espansione del mercato. Non bisogna dimenticare che con il peso dell’inflazione i costi stimati delle opere potrebbero alzarsi di molto rispetto alle stime iniziali.
Ma chi può emettere project bond? E chi può sottoscriverli? Certamente le società di progetto (ovvero SRL, SPA e consortili) aggiudicatarie di concessione o appalti per la realizzazione di opere pubbliche, italiane o straniere. Ma possono essere anche società che si occupano esclusivamente di una delle fasi del progetto, quali la progettazione oppure la manutenzione, oltre ovviamente alla realizzazione. Sono strumenti nominativi e non trasferibili a soggetti che non siano investitori qualificati. Per la loro natura (favorendo progetti di utilità pubblica in Italia e nel Mondo) godono certamente di un trattamento agevolato dal legislatore.
Per esempio, godono di una tassazione agevolata sui ricavi, ovvero una ritenuta ridotta al 12,5% sugli interessi versati agli investitori. Rimangono, invece, esclusi dalle agevolazioni quei eventuali ulteriori redditi non finanziari che potrebbero derivare dalla cessione o dal rimborso. Inoltre, le società possono emetterle per un totale di ben il doppio del capitale sociale, considerando le riserve legali e quelle disponibili. Ma chi può finanziare le obbligazioni a progetto? Certamente si può fare riferimento ad un vario numero di interessati: dal cliente privato che abbia consapevolezza delle proprie decisioni all’investitore pubblico, così come investire in project bond può far parte dei cosiddetti PIR, ovvero i piani individuali di risparmio.
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