Crescere un figlio in Italia è diventato sempre più oneroso nel corso degli anni, con un impatto significativo sulle finanze familiari. Gli altri paesi non se la passano meglio. E tutti vogliono imitare Austria e Germania che prevedono bonus maternità che vanno da 300 fino al 1.000 euro.
Secondo i calcoli della Banca d’Italia, il costo medio mensile per un figlio è di 640 euro, una cifra che rappresenta approssimativamente la metà di molti stipendi medi. Questo costo include una vasta gamma di spese, che variano dai primi anni di vita del bambino fino alla sua indipendenza economica.
Durante i primi anni, le spese per un neonato possono essere particolarmente pesanti. Per esempio, nel primo anno di vita, si stima che una famiglia debba affrontare spese significative per la culla, i pannolini, il latte e le pappe e l’abbigliamento del bambino. Spese che sommate raggiungono diverse migliaia di euro. Più avanti arrivano anche spese continue legate all’istruzione, all’assistenza e allo sviluppo nel corso degli anni. Queste includono le rette scolastiche, i viaggi, lo sport, i trasporti e altre attività extracurricolari. È importante sottolineare che queste spese possono variare significativamente in base al reddito familiare, con la disparità economica che si è ampliata negli ultimi decenni.
Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), i costi complessivi di una famiglia italiana sono aumentati in modo significativo negli ultimi anni. Con un aumento del 14,6% rispetto al 2019. Una famiglia con due figli può arrivare a spendere oltre 3.400 euro al mese, mentre una famiglia con tre figli può superare i 3.600 euro mensili. In questo contesto di crescente pressione economica sulle famiglie, molti italiani hanno dovuto ridurre altre spese per finanziare l’aumento dei costi familiari. A fronte di questa situazione, gli aiuti statali in Italia rimangono relativamente limitati, rappresentando solo il 16% del prodotto interno lordo del paese. Ciò colloca l’Italia agli ultimi posti nella classifica europea per gli aiuti alle famiglie, nonostante i vari bonus e le promesse governative.
Quanto costa crescere un figlio in Italia, Gran Bretagna e Giappone? La decisione di crescere un figlio è una delle più importanti che un individuo o una coppia possa affrontare. Crescere un figlio nel Regno Unito può essere un impegno finanziario significativo, con impatti duraturi sul bilancio familiare. Secondo stime recenti, il costo medio per crescere un figlio fino all’età adulta nel Regno Unito può variare tra £ 150.000 e £ 200.000. Questo importo include una serie di spese essenziali, tra cui cibo, alloggio e assistenza all’infanzia. I costi dell’assistenza all’infanzia possono variare notevolmente a seconda del tipo di servizio utilizzato e della regione in cui si vive.
Per aiutare a sostenere i costi della crescita dei figli, il governo britannico offre alcuni benefici ai genitori. Per esempio, per ogni figlio a carico, i genitori possono richiedere un assegno familiare che di solito ammonta a circa £ 100 al mese. Inoltre, ci sono detrazioni fiscali disponibili in base al numero di figli a carico della famiglia. Per quanto riguarda l’assistenza all’infanzia, i genitori possono beneficiare dell’esenzione alle tasse, che può contribuire a coprire i costi elevati di questo servizio. Questo tipo di assistenza può essere fondamentale per le famiglie che devono tornare al lavoro dopo la nascita di un bambino.
Anche in Giappone hanno da tempo cominciato a porsi qualche domanda. Crescere un figlio è un impegno finanziario significativo, con una vasta gamma di spese. Secondo i dati del sondaggio del Cabinet Office del 2009, le spese annuali per l’assistenza all’infanzia per un bambino in età prescolare potevano ammontare a circa 1.040.000 yen. Questa somma è aumentata ogni anno dal 2009 ad oggi. I costi annuali per uno studente delle scuole elementari erano stimati intorno a 1,15 milioni di yen, mentre per uno studente delle scuole medie potevano arrivare a circa 1,56 milioni di yen all’anno. Con l’inflazione queste somme sono cresciute in maniera abnorme.
Anche in Giappone esistono sistemi di supporto finanziario per le famiglie che allevano figli Il sistema di assegni familiari fornisce un sostegno finanziario mensile ai genitori in base al numero di figli e alla loro età. Inoltre, ci sono sussidi per le spese mediche e sussidi per le tasse scolastiche per le famiglie con redditi bassi. Ciò nonostante, in molti ricorrono a consulenti finanziari per pianificare e gestire meglio le loro risorse, assicurandosi che siano in grado di coprire le spese correnti e future legate alla crescita dei loro figli. I costi stanno aumentando in quasi tutti i paesi, l’Italia non è un’eccezione. La differenza è la volontà di alcuni paesi di eguagliare Germania e Austria con le misure di sostegno. Una politica che in Italia è ancora lungi dal concretizzarsi.
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