Quando un lavoratore deve andare in pensione è meglio che inizi a capire cosa deve fare con l’INPS. Perché bisogna capire cosa fare per completare questo obiettivo. Infatti, per andare in pensione bisogna spesso provvedere ad alcuni adempimenti che molti non considerano.
Oggi, per esempio, parliamo di chi svolge il lavoro di operaio in fabbrica ed è impegnato nella linea a catena ogni giorno. Per questi lavoratori esiste la possibilità di anticipare la pensione già a 61 anni e 7 mesi di età. Il problema che molti non considerano però è che bisogna presentare una domanda all’INPS l’anno precedente. Nel 2024 quindi, la domanda per chi andrebbe in pensione nel 2025. Perché anche se il diritto effettivamente non si perde, le penalizzazioni sono tante.
Se presenti domanda entro il primo maggio 2024 nel 2025 potresti maturare il diritto di andare in pensione. E addirittura 5 mesi prima di compiere 62 anni. Il pensionamento anticipato già a 61 anni e 7 mesi di età è una possibilità che riguarda gli addetti alla cosiddetta linea catena in fabbrica. Operai che per mansioni svolte e ripetitività della prestazione, hanno in busta paga le voci relative all’assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro. Per gli operai, infatti, ci sono i medesimi diritti degli addetti ai lavori usuranti. Ma perché ad un operaio bisogna dire che se fai domanda entro il primo maggio è meglio? Perché la prestazione è particolare e prevede particolari adempimenti.
Un operaio in fabbrica se nel 2025 raggiunge sia i 61,7 anni di età che i 35 anni di contributi, può andare in pensione. A condizione che tale attività sia stata svolta in 7 degli ultimi 10 anni di lavoro. Oppure in alternativa, per la metà della vita lavorativa. Per completare a norma la procedura, meglio presentare domanda entro il primo maggio. Presentando la domanda di certificazione all’INPS entro la giornata che tutti conosciamo come quella della Festa dei Lavoratori, non si perdono mensilità. Perché chi presenta la domanda entro il 30 giugno nel 2025 perderà un mese di pensione. Questo perché la decorrenza sarà posticipata di un mese esatto. Chi invece presenta domanda con un ritardo superiore al mese ma inferiore ai 3 mesi, perderà 2 mesi di prestazione. Per chi presenta la domanda con un ritardo superiore ai 3 mesi, perderà esattamente 3 mesi di prestazione. Per evitare tutto questo quindi, meglio prevenire. Ecco perché diventa fondamentale presentare domanda entro la data prestabilita.
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