Sappiamo tutti a cosa ci si riferisce, quando si parla di fringe benefit. Ma siete davvero sicuri di sapere cosa siano i benefit flessibili?
Nel mondo del lavoro i benefit sono importanti, se non fondamentali. Possono rappresentare un ottimo stimolo per la produzione, oltre a contribuire in maniera positiva ed efficace sul benestare del proprio personale. I cosiddetti “fringe benefit” vengono applicati ormai da sempre più aziende, ma cosa succede quando si parla di flessibilità?
I processi che si creano grazie a questo valori sono tra i più disparati, e solitamente hanno un impatto davvero positivo. Ecco quindi la definizione ufficiale, con esempi e motivazioni per cui andrebbero implementati in ogni impresa.
Benefit flessibili: cosa sono e come si ottengono
Quando si parla di benefit forniti dall’azienda, si parla di incentivi e vantaggi di vario genere messi a disposizione per i dipendenti di un’azienda. Possono riguardare buoni pasto, rimborso spese per i trasporti o auto aziendale. Sono tutte caratteristiche che le aziende in preda al progresso e alla crescita costante adottano ormai da anni, per quanto molte altre imprese ignorino ciò.
Questi vengono solitamente definiti come “fringe benefits”, ovvero beni solitamente materiali che agevolano la produttività e il benessere del lavoratore in questione. Ma quali sono invece i beni flessibili? Sono dei vantaggi strettamente personali, che vengono costruiti ad hoc e su misura per ogni dipendente. Questo, in modo tale da poter soddisfare le loro esigenze più urgenti.
Per esempio, un bene flessibile su misura per un dipendente con figli piccoli potrebbe essere la concessione dello smart working a tempo indeterminato. Sarebbe un notevole incentivo per la carriera, nonché una dimostrazione ferrea di come l’azienda in questione tenga al cosiddetto “work-life balance” del proprio personale.
Solitamente però, i beni flessibili vengono affiancati alla remunerazione. Possono dunque riguardare anche incentivi economici di tutto rispetto. Ma essendo regolati da normative e molto altro ancora, devono essere garantiti a tutti i dipendenti senza alcuna distinzione. Anche perché, se ci dovesse essere un trattamento di disparità, l’ambiente generale verrebbe totalmente rovinato.
Questo dunque abbatte qualsiasi barriera burocratica relativa alla durata del contratto. Che si tratti di tempo pieno o part-time, determinato o indeterminato, chiunque potrà ricevere questi vantaggi economici. Si tratta di un forte passo avanti per tutte quelle aziende alla ricerca di uno stimolo, ma che per un motivo o per un altro hanno sempre ignorato certe vie. Ebbene, non c’è momento migliore per aprirsi al progresso.