Per i neo genitori importanti novità in arrivo firmate governo Meloni: per il 2024 il congedo parentale prevede una diversa retribuzione!
Il governo Meloni pensa ad un nuovo pacchetto di misure pro famiglia per il 2024. E, tra le principali proposte la prevede, per i neo genitori, una novità importante in materia di congedo parentale che andrà ad aggiungersi alla misura già preventivamente introdotta dalla manovra dello scorso anno.
La proposta è stata annunciata nel corso della conferenza stampa di presentazione della Legge di Bilancio 2024 approvato dal Consiglio dei Ministri. Ma vediamo come dovrebbe funzionare più nel dettaglio in attesa della conversione del testo della Manovra in Legge entro il 31 dicembre 2023.
Come anticipato, da quanto si evince dal disegno di Legge di Bilancio inserisce nel pacchetto di interventi a sostegno delle famiglie e dei genitori che lavorano una maggiorazione di indennità per il congedo parentale. Più precisamente la misura andrà ad aggiungersi al bonus mamme 2024 (lo sconto totale sui contributi in favore delle lavoratrici madri con almeno 2 figli) e aggiungerà al congedo parentale, oltre a quelli già previsti, un ulteriore mese retribuito al 60 per cento. L’importo sarà fruibile da entrambi i genitori: per cui, fino ai 6 anni di vita del bambino, potranno goderne sia il padre che la madre.
Restando in tema, ricordiamo che ad oggi sono previsti in Italia 5 mesi di congedo di maternità retribuiti al 100 per cento e 10 mesi di congedo parentale previsti per legge e retribuiti al 30 per cento. Rispetto a questi ultimi, come già ribadito, la Legge di Bilancio 2023 ha previsto che per uno di questi 10 mesi la retribuzione spettante possa essere elevata all’80 per cento. Specificando, però, che il mese in questione è solo uno per entrambi i genitori.
Pertanto, volendo riassumere e a patto che la misura venga confermata, il prossimo anno i genitori potranno beneficiare di 10 mesi di congedo parentale così retribuiti: un mese retribuito all’80 per cento; uno retribuito al 60 per cento, ed infine 8 retribuiti al 30 per cento. Si tratta senza dubbio di una misura estremamente significativa per le famiglie italiane, testimonianza di un ulteriore attenzione da parte del governo in fatto di miglioramento nei diritti dei genitori lavoratori. L’obiettivo è chiaramente, dunque, quello di offrire un maggiore sostegno finanziario e tutela alla categoria genitoriale per prendersi cura dei loro figli.
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