Se stai per avere un colloquio devi arrivare preparato: ecco quali sono le domande che vanno evitate e quelle che invece si possono porre.
Quando si invia una candidatura per un lavoro e si viene richiamati per un colloquio bisogna prepararsi al meglio per affrontare l’incontro con il recruiter, così da fare una buona impressione e avere più possibilità nell’ottenere il posto.
Solitamente quando si affronta un colloquio di lavoro, è il recruiter a fare la maggior parte delle domande, in modo tale da farsi un’idea molto più chiara del candidato è da capire se le sue capacità e il suo modo di fare potrebbero essere effettivamente utili e andare d’accordo con gli ideali dell’azienda. In genere, alla fine, viene lasciato uno spazio al candidato per poter porre alcune domande, in modo tale da poter chiarire alcuni aspetti e da eliminare ogni dubbio relativo all’attività che dovrà svolgere. Quando si arriva questo momento è sempre bene avere qualcosa da chiedere, ma vi sono alcune domande che andrebbero assolutamente evitate per non rischiare di non essere più richiamati e altre che invece è bene porre.
2 domande da evitare e 2 da fare a un colloquio di lavoro
• Posso lavorare da casa?: molte aziende si sono adeguate allo smart working per via della pandemia, ma questa domanda potrebbe non essere troppo gradita dai recruiter, come se si preferisse rimanere da soli piuttosto che interagire con i colleghi. Nel caso, sarà una domanda che si potrà porre una volta dopo essere stati assunti e dopo che sia passato un po’ di tempo
• Cosa può offrirmi la vostra azienda?: in genere questa è la domanda che hai recruiter fanno ai candidati e che quindi non dovrebbe essere rigirata, visto che questo implicherebbe il fatto di non aver letto abbastanza informazioni sull’azienda stessa, sui ruoli, sulle offre e sulle possibilità di crescita. Al limite si può chiedere quali siano le politiche aziendali che rendono più orgoglioso chi già lavora nell’attività
• Quanto è lo stipendio?: questa invece è una domanda del tutto legittima da porre, visto che prima di accettare un lavoro bisogna sapere quanto questo verrà retribuito, in modo tale da capire se può andare bene o se non fa al caso proprio
• Quali sono gli orari di lavoro?: anche in questo caso è del tutto consentito chiedere quali sarebbero gli orari, in modo tale da capire se potrebbero coniugarsi con le proprie necessità e i propri impegni personali