Quando si fa un bonifico bancario il Fisco può sempre metterci il naso. Un modo per evitare i controlli, tuttavia, esiste e può essere usato.
I controlli del Fisco sono stati intensificati negli ultimi mesi e possono raggiungere chiunque grazie ai nuovi mezzi digitali. Quando si effettua un bonifico bancario o postale per l’Agenzia delle Entrate è facile controllare, ma c’è un modo per impedirglielo.
Per alcuni può essere un problema che l’Agenzia delle Entrate sia in grado e nell’autorità di controllare come più le pare e piace gli affari di tutti. Con il diffondersi dei sistemi di pagamento digitali, l’appoggio delle istituzioni all’utilizzo di questi mezzi moderni di pagamento e l’evoluzione digitale dei metodi di controllo fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di controllare più o meno qualsiasi operazione bancaria fatta su tutto il territorio italiano e, con qualche limite, fino a tutto il territorio dell’Unione Europea.
Questi controlli sono stati introdotti e potenziati in modo da contrastare il fenomeno diffusissimo in Italia dell’evasione fiscale, sia di macro e che di micro entità. Il problema è talmente grave nel nostro paese che un potenziamento totale delle possibilità dell’Agenzia delle Entrate di intervenire con controlli mirati sulle operazioni degli italiani è sembrata la soluzione migliore. Quando si compie un’operazione bancaria, come per esempio un bonifico bancario o postale, il Fisco può, all’occorrenza, controllare la provenienza e la destinazione dell’operazione e l’importo di denaro inviato. Confrontando questi dati con quelli in possesso dell’Agenzia sulle possibilità finanziarie dell’operatore del bonifico è possibile capire se l’operazione è sospetta o meno. Nel caso lo sia, l’operatore potrebbe passare qualche guaio.
Scegliere con cura la causale per evitare controlli
Uno dei casi in cui non si vorrebbe che il Fisco non mettesse bocca nelle nostre operazioni è quando si vuole fare un dono a un figlio. In questo caso il passaggio di denaro è piuttosto difficile da giustificare in una causale, che è la prima cosa che viene controllata dagli agenti. Finché queste operazioni riguardano cifre basse il problema è relativo, ma quando si parla di ammontare superiore di denaro cominciano i problemi.
In questo caso la cosa migliore da fare è scegliere la causale giusta. Con “giusta” non si intende una formula specifica che ha il potere di tenere lontani i controlli fiscali, ma di scrivere il motivo della propria operazione e la sua destinazione nel modo più chiaro e preciso possibile. In questo modo in fase di controllo l’Agenzia delle Entrate non avrà bisogno di contattarci direttamente per ottenere l’informazione che gli serve e il controllo avverrà senza nessuna preoccupazione.
L’importanza dei controlli fiscali
Per quanto i controlli del Fisco possano essere problematici da gestire per i contribuenti è anche vero che questi sono il modo migliore per impedire che vengano commessi illeciti da parte dei cittadini che andrebbero a ledere la comunità.
Non dimentichiamo che le tasse che vengono pagate e che alcuni evadono servono per finanziare i servizi di cui facciamo utilizzo ogni giorno e ogni euro evaso è uno in meno strappato alla comunità in cui viviamo.