Un medico palestinese ha trovato la soluzione per la carenza di strumenti medici, utilizzando le stampanti 3D, e ha salvato tante vite.
La guerra tra Israele e i palestinesi è iniziata da pochi giorni ma il disastro umanitario ha già raggiunto livelli ampissimi. Sono migliaia i morti e soprattutto gli attacchi stanno mettendo in difficoltà anche le persone che, per convenzioni internazionali, dovrebbero essere al sicuro, ovvero medici e malati, donne e bambini.
La tecnologia delle stampanti 3D, dopo gli entusiastici annunci, è un po’ passata in sordina, e anche se viene usata in molti comparti se ne sente parlare poco. Per fortuna, anche se non lo sappiamo, ha continuato il suo percorso e oggi sta contribuendo a salvare molte vite umane.
Un noto medico palestinese, infatti, sta usando le stampanti 3D per produrre lacci emostatici e altri strumenti per curare i feriti dei bombardamenti, visto che anche le forniture mediche sono state interrotte. Ma oltre a questo ha ideato altre soluzioni per salvare le vite delle persone.
Come la tecnologia delle stampanti 3D sta aiutando i palestinesi a sopravvivere alle brutalità della guerra
Quando accadono eventi come il conflitto in Ucraina o quello tra Israele e la Striscia di Gaza siamo sempre di fronte a tragedie umane, e poco importa sapere se una delle due fazioni abbia “ragione” o “torto”: in guerra tutti perdono perché si cancella il valore delle vite umane.
Ad oggi la situazione a Gaza è terribile: si contano migliaia di feriti e di morti e il numero è destinato a salire. I sempre più numerosi che hanno bisogno di cure mediche si trovano di fronte a ospedali ridotti in macerie, con le forniture di strumenti sempre più esigue.
Per ovviare a tutto questo, come viene riportato dal sito Vice.com, un medico palestinese, Tarek Loubani, è riuscito a inventare una soluzione pratica: ha distribuito ai medici stetoscopi, lacci emostatici e altre strumentazioni stampate in 3D, aggirando così il blocco delle forniture sanitarie imposto da Israele.
Non solo: vista la situazione drammatica, lo stesso Loubani sta insegnando a tutti i medici ad auto produrre gli strumenti con le speciali stampanti, in modo da poter continuare a curare le persone e a salvare le vite umane. Inoltre, il medico palestinese sta cercando ulteriori strategie per poter permettere ai medici di svolgere il loro lavoro. È in contatto con alcune comunità in Internet che divulgano consigli e istruzioni per riparare i più disparati dispositivi, compresi le macchine a raggi x.