Attenzione al fisco! A breve ci saranno nuovi limiti sui bonifici avvenuti tra familiari, e saranno ancora più rigorosi del solito!
Un bonifico a un parente è quanto di più innocente si possa compiere a livello fiscale. Solitamente si tratta infatti di piccole cifre, come paghette oppure quote di partecipazione per particolari eventi. Si tratta di una via sicuramente molto formale ma comoda al tempo stesso. Ma cosa succederà con i nuovi limiti imposti? Bisognerà fare molta attenzione.
Ci sono infatti dei limiti che bisogna rispettare per forza di cose. L’Agenzia delle Entrate, infatti, in caso di sospetti potrebbe fare delle indagini sui parenti a cui è stato fatto il bonifico. Questo in modo tale da individuare eventualmente la presenza di transazioni fittizie. Cosa che ovviamente non sempre sussiste, ma che è bene verificare sempre e comunque. Per poter certificare la presenza di questo fenomeno, servono ulteriori prove.
Raccoglierle tutte non è sempre facile e alla portata, ma è necessario affinché vengano svolte ricerche più approfondite. Quando i movimenti sono ricorrenti e frequenti nel corso del tempo, il Fisco fa comunque le dovute valutazioni. L’intestazione fittizia è sempre dietro l’angolo, ed è bene stare attenti onde evitare di commetterla. Di fatto è un reato, ed è anche un’azione che non trascorre molto tempo senza ricevere una segnalazione. Per quanto concerne i limiti in sé, tuttavia, a prescindere dalle casistiche ci sono comunque delle precisazioni che bisogna fare: ecco perché.
Essenzialmente i tanti casi posti in essere e ormai archiviati non sottolineano la presenza di alcun limite. Ma questo non significa affatto che ci sia la totale libertà di azione, anzi. Ci sono comunque delle regole che bisogna rispettare, per quanto siano ovviamente molto più “leggere” di quanto si pensa.
Che limiti ci sono per i bonifici ai parenti?
Le casistiche esistenti di fatto non evidenziano alcun limite. La cosa più importante è quella di non fornire al Fisco potenziali elementi che potrebbero far nutrire qualche sospetto, e questo è possibile soltanto facendo riferimento alla massima trasparenza possibile. Se per esempio viene riscontrata la presenza di somme di fatto non dimostrabili, saranno guai.
Così come se non ci sarà alcuna traccia dei bonifici fatti. Nel caso in cui invece le prove siano presenti su larga misura, allora non ci sarà alcun tipo di problematica grave. A meno che il Fisco non voglia decidere di indagare ugualmente, ma non si dovrà temere nulla.