Attraverso il sito dell’Inps è possibile conoscere la propria situazione contributiva e capire se la propria situazione è in regola.
Ogni lavoratore ha come miraggio la pensione: dopo anni di sforzi e sacrifici, l’obiettivo per tutti noi è quello di staccare il ticket della pensione e godersi la vecchiaia in serenità. Per farlo, è necessario avere un monte contributivo minimo e sufficiente che serve per l’elaborazione del nuovo “stipendio” mensile. Sono in molti che, a fine carriera, si chiedono a quanto ammonterà la propria pensione.
Sarà tutto una sorpresa? Non è così. Perché i dati vengono raccolti ogni dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) e sono un elemento decisivo per calcolare già in anticipo e in tempo reale quanti contributi abbiamo raccolto. Ed ecco che allora lo stesso Ente mette a disposizione la possibilità di calcolare e consultare il proprio estratto contro contributivo quando il lavoratore ne sente il bisogno.
Questo è concesso perché tutti i contribuenti devono poter, in qualsiasi momento, conoscere la propria situazione previdenziale e verificare che sia regolarizzata e al passo con i contributi che si attendono. In più, essi possono garantire il modo per formare una modalità previdenziale sicura per coloro che vogliono integrare i contributi attraverso un fondo pensione o altre forme di risparmio che il sistema mette a disposizione. Ecco perché diventa fondamentale approfondire il contenuto dell’estratto conto contributivo, mettendo in luce le modalità per accedere ai dettagli e capire se il monte contributivo finora è stata comunicato e versato in maniera esatta e senza sbavature.
Estratto conto contributivo dell’Inps: che cos’è e come funziona
L’estratto conto contributivo dell’Inps, che tecnicamente si chiama Estratto contro certificativo, è composto da una serie di numeri e dettagli sulla situazione previdenziale di chi lavora. In particolare, sono diverse le voci che lo compongono.
Ecco che è possibile fornire un elenco specifico: Dati anagrafici, composti dal nome, il cognome, il codice fiscale, la data di nascita e il numero identificativo INPS del lavoratore. Passiamo poi alla situazione contributiva: questa parte sottolinea il periodo di tempo in cui il datore di lavoro, o lo stesso lavoratore, ha versato i contributi, le relative retribuzioni e le aliquote contributive applicate a ciascun periodo di lavoro.
Un altro passaggio importante è segnato dalla posizione assicurativa, in cui vengono attributi al lavoratore i diritti per ottenere prestazioni previdenziali a seconda di quanto si è versato. Con “Diritto alle prestazioni” si deve intendere la quota di pensione che finora è maturata e anche a quali prestazioni previdenziali si ha diritto, come l’indennità di disoccupazione o l’indennità di maternità o paternità. Ultima voce è dedicata ai debiti previdenziali, qualora il lavoratore non sia in regola con l’Inps.