Attraverso uno degli ultimi sondaggi si è scoperto che i giovani si trovano a lavorare ottenendo degli stipendi da fame. Ecco i dati.
In media in Italia lo stipendio si aggira intorno ai € 2000 lordi al mese, una cifra che soltanto un quarto dei giovani riescono a portare a casa. Infatti, in base all’ultimo report di CleverConnect, pare che gli stipendi dei giovani siano molto più bassi a differenza della media Europea.
Una situazione resa ancora più complicata dal modo in cui sono resi pubblici gli annunci di lavoro in quanto spesso non mostrano in maniera chiara la retribuzione.
Per quale motivo gli stipendi dei giovani sono sempre più bassi
In base agli ultimi dati, sembra che il 43% dei giovani percepisce una retribuzione netta inferiore a €1000 mentre il 33% riuscirebbe a guadagnare tra i 1000 e €1500.
È facile notare anche un gap molto evidente tra gli stipendi dei giovani e quelli dei lavoratori più anziani. Infatti, in base a ciò che è possibile leggere all’interno della Dichiarazione dei Redditi 2020 del MEF, la Retribuzione Annua Lorda vede un valore di:
- 25.818 euro per i lavoratori tra i 25 e 34 anni;
- 28. 967 euro per i lavoratori 35 44 anni;
- 31.252 euro per i lavoratori tra i 45 e 54 anni
Coloro che hanno una laurea potrebbero ottenere un compenso più elevato passando quindi dai 27.662 euro lordi arrivando così a 39.787 euro mentre, coloro che hanno conseguito un master di secondo livello, possono guadagnare addirittura a 47.000 euro. Numeri che dipendono strettamente dal tipo di contratto di lavoro.
Infatti, un altro grande dilemma dei giovani è quello di trovarsi di fronte ad uno stipendio per nulla stabile. Basandosi sui dati dell’INPS, nei lavoratori al di sotto di 35 anni sembra che l’incidenza dei contratti a tempo determinato risulta essere molto più che raddoppiata a differenza di lavoratori immaturi.
Infatti, soltanto nel 2020 il 33% dei lavoratori under 35 aveva sottoscritto un contratto part time situazione che nei lavoratori di fasce più anziane vedeva coinvolto soltanto il 25%.
Una problematica che si presenta anche nel fatto che non sempre gli annunci di lavoro mostrano chiaramente il tipo di retribuzione concessa.
Sempre in base al report del Consiglio nazionale dei giovani, sembra che soltanto il 32% degli annunci veda al suo interno delle informazioni riguardo alla retribuzione prevista.
Inoltre, per ciò che concerne la ricerca di tecnici informatici, solo l’11% di annunci fa riferimento ad una possibile remunerazione.
In ogni caso si tratta di una differenza che va a sottolineare ancora una volta il divario tra nord e sud in quanto al nord il compenso lordo è di 1.423 euro mentre a sud è di circa 1.000 euro.
Molto probabilmente il problema riguarda i salari per i giovani potrebbe trovare soluzione con l’abolizione del segreto salariale. Infatti, attraverso la direttiva UE 970/2023, l’Italia dovrà adattarsi entro il 7 giugno del 2026 per abolire tutto ciò attraverso una legge che va a ratificare ciò che prevede la direttiva. Il termine del segreto sarà quindi la possibilità di conoscere sia le retribuzioni dei colleghi che i criteri su cui si fa riferimento riferimento tale retribuzione.
Una legge che molto probabilmente potrebbe creare dei problemi per le aziende in quanto potrebbe causare l’intasamento dei tribunali oppure che molte realtà finiscono sul lastrico a causa di richieste di risarcimento.
Insomma, è ancora lungo il percorso che deve essere fatto per risolvere il problema riguardo agli stipendi dei giovani.