C’è un alimento troppo spesso assente dalle nostre cucine e dalle nostre tavole, ma in grado di offrire enormi benefici per la salute del nostro cuore e per il peso-forma.
Un alimento sfizioso e gustoso capace di fermare la fame e appagare l’appetito senza però compromettere la salute del nostro organismo (a partire dal cuore) e senza farci ingrassare a vista d’occhio. Un’utopia? Niente affatto. A dirlo sono due nuovi studi scientifici promossi e finanziati dall’Almond Board of California, un’organizzazione dedita alla promozione di uno dei prodotti d’eccellenza nello stato Usa. Vediamo da vicino di cosa si tratta.
Sappiamo bene – perché sentiamo ripetercelo ovunque e in continuazione – quanto sia importante un’alimentazione che consenta di controllare il peso e al tempo stesso beneficiare la salute cardiovascolare della popolazione adulta (e non solo). Il primo studio in questione, pubblicato sulla rivista medica Obesity nell’agosto 2023, ha monitorato per nove mesi 140 persone di età compresa tra 25 e 65 anni in sovrappeso o obese. Il secondo studio è durato 12 mesi e ha coinvolto 136 persone. Ecco cosa ne è venuto fuori.
Lo “snack” più salutare del mondo
Durante i primi tre mesi, ai partecipanti al primo studio è stato chiesto di ridurre l’apporto calorico giornaliero del 30% integrando nella loro dieta il consumo di mandorle (circa 30-50 grammi, pari al 15% del loro fabbisogno calorico giornaliero). I partecipanti hanno perso una media di sette chili e migliorato la loro massa magra dopo tre mesi, continuando a perdere circa un chilo per i successivi sei mesi. “Lo studio ha dimostrato che integrare le mandorle in un piano alimentare di gestione del peso può non solo promuovere una significativa perdita di peso, ma anche fornire un integratore alimentare sano e sostenibile”, ha spiegato Alison Coates, docente di nutrizione umana e direttore dell’Exercise, Nutrition and Activity Research Alliance presso l’Università del South Australia. Inoltre, i partecipanti che hanno consumato mandorle hanno migliorato i livelli di lipoproteine che trasportano colesterolo e trigliceridi nel sangue, il che può contribuire a ridurre i rischi cardiovascolari. “Le evidenze scientifiche suggeriscono, ma non dimostrano, che consumare 43 grammi al giorno della maggior parte delle noci, come parte di una dieta a basso contenuto di grassi saturi e colesterolo, può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari”, fa sapere l’Almond Board of California.
Nel secondo studio, la metà dei partecipanti ha consumato 43 grammi di mandorle, pari al 10% del fabbisogno calorico, mentre all’altra metà è stato chiesto di consumare uno spuntino ricco di carboidrati con una quantità uguale di calorie. Il gruppo delle mandorle ha consumato significativamente più proteine, grassi polinsaturi e monoinsaturi, fibre, vitamina E, calcio, rame, magnesio, fosforo e zinco e meno carboidrati e zuccheri rispetto al gruppo di controllo. Secondo l’Almond Board of California, questo studio dimostra che non si registrano cambiamenti statisticamente significativi nel peso o nei lipidi dei partecipanti. Morale: le mandorle, se consumate nell’ambito di una dieta sana, non causano aumento di peso, possono essere integrate nelle diete ipocaloriche e possono migliorare la qualità generale della dieta e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Una porzione di mandorle da 28 grammi, circa 23 unità, fornisce quattro grammi di fibre e 15 nutrienti essenziali, tra cui 77 milligrammi di magnesio, 210 milligrammi di potassio e 7,27 milligrammi di vitamina E, 13 grammi di grassi insaturi “buoni” e solo un grammo di grassi saturi. Mangiare per credere.