È in arrivo un aiuto molto prezioso per le famiglie italiane: il bonus per l’assistenza domiciliare, cure e badante.
La situazione economica italiana, come sappiamo, non è delle migliori; le risorse economiche sono carenti e quello che ne risente di più sono i servizi ai cittadini: il welfare. In particolare i servizi sanitari erogati non sono più sufficienti al fabbisogno della popolazione. L’Italia, tra i paesi europei, è lo stato con l’età media più alta, conseguentemente sono cambiate le richieste di supporto sanitario. Gli anziani hanno bisogno spesso di cure continue e non sempre l’ospedalizzazione è una soluzione adatta.
Chi si occupa della cura di un anziano ammalato, sa cosa vuol dire avere a che fare con patologie croniche e malattie degenerative; la cura deve essere continua e la degenza lunga in ospedale non serve anche perché il più delle volte è deleteria per il malato anziano. Così le famiglie spesso si dibattono tra ricoveri nei nosocomi e rientri a casa che e la figura del caregiver diventa essenziale per le famiglie. Ma non tutti possono permettersi le cure domiciliari.
Vediamo come funziona il bonus per le famiglie per l’assistenza domiciliare.
Come abbiamo detto ci sono condizioni in cui in una famiglia c’è bisogno di un aiuto assistenziale per la cura domiciliare: gli anziani con patologie croniche o con malattie degenerative, come l’Alzheimer, spesso entrano ed escono dalle strutture sanitarie e le famiglie devono farsi carico della cura a casa. Non tutte le famiglie hanno la possibilità di assumere una badante o di pagare figure specialistiche che eseguano le terapie a domicilio. Il problema non è da poco e coinvolge molti soggetti quindi lo stato cerca di farsi carico e di risolvere con l’erogazione di bonus mensili.
In particolare la regione toscana ha erogato 500mila euro per un progetto finalizzato proprio all’aiuto alle famiglie per l’assistenza domiciliare nella zona di Prato. L’obiettivo di questo progetto è facilitare la permanenza a casa dei malati o permettere il rientro a casa dopo l’ospedale erogando un importo mensile. Il progetto prevede diverse possibilità: se c’è stato un ricovero, si provvederà al rientro a casa del malato con un piano individuale di continuità della cura, quindi terapie domiciliari, riabilitazione e assistenza.
Se invece, si assiste in casa un anziano affetto da demenza, si permetterà attraverso il bonus di accedere a servizi socio assistenziali di carattere innovativo per permettere un reale inserimento del malato nella vita familiare. In ultimo le famiglie possono richiedere il contributo per l’assunzione di una badante con regolare contratto. I requisiti per l’erogazione del bonus sono l’età (da 65 anni) e il bisogno accertato di assistenza medica; il bonus varia da 200 a 800 euro mensili a seconda delle possibilità economiche dell’assistito.