Se non si rispettano le leggi inerenti al fermo amministrativo dell’auto si rischiano sanzioni pensatissime e il ritiro della patente.
In questi giorni l’Agenzia delle Entrate Riscossione sta inviando tantissime cartelle. Dopo gli stop per la pandemia e dopo le varie rottamazioni concesse dal Governo, alcuni si ritroveranno lo stesso a pagare, poiché non tutti i debiti possono essere cancellati.
Tra le tante comunicazioni che stanno arrivando, molte riguardano quelle preventive sul fermo amministrativo dell’auto. Il consiglio è quindi di controllare bene nella cassetta della posta perché le conseguenze dell’ignorare la lettera possono essere molto gravi.
Cos’è la comunicazione preventiva di fermo amministrativo?
Se arriva questo tipo di comunicazione significa che l’Agenzia delle Entrate Riscossine avverte il contribuente debitore dei passaggi che sono in atto. Il contribuente sarà invitato a saldare il debito delle cartelle inviate in precedenza, e sicuramente c’è un tot di tempo per ovviare. Solitamente si può pagare entro 30 giorni dalla ricezione della notifica.
Se però il debitore non paga, allora scatta il fermo amministrativo dell’auto, e la segnalazione al PRA. Il cittadino, se ritiene di non dover pagare le cartelle può anche fare ricorso oppure provare a rateizzare il debito residuo.
Quando arrivano certe notifiche è bene prestare molta attenzione alle tempistiche poiché il contribuente si potrebbe trovare nei guai in quanto non ha controllato la posta. L’ignoranza nella Legge non è ammessa, e nemmeno il fatto di non leggere la posta.
Se all’arrivo del preavviso di fermo amministrativo dell’auto il cittadino non fa niente, la procedura andrà avanti in automatico. Nei tempi indicati nella lettera, infatti, l‘Agenzia delle Entrate provvederà a emanare il provvedimento e il veicolo sarà segnalato.
Come sappiamo, con un veicolo in fermo amministrativo non si può circolare, per nessuna ragione. Se il conducente ignora il fermo e viene fermato dalle Autorità, incorre in sanzioni elevatissime e in conseguenze molto gravi. Innanzitutto sarà emessa una multa che va da 1984 a 7937 euro, e non è tutto: scatta anche il ritiro della patente e la confisca del veicolo.
Il Codice della Strada appena aggiornato ha inasprito molto le sanzioni per chi viola le regole, basti pensare all’uso del telefonino in auto che è punto severamente, e dunque anche la circolazione con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo. E non importa che il conducente dichiari che non ne sapeva niente, perché le procedure dell’Agenzia delle Entrate sono state svolte in modo regolare, ovvero avvisando il contribuente e dandogli il tempo di pagare il debito.
