Lo sapevi che c’è un modo per risparmiare sulle proprie bollette della luce? Scopriamo a cosa fare attenzione: ben sette voci
Oramai, quando si parla della bolletta, si entra in quello che potremmo definire un vero e proprio campo minato: ogni giorno, infatti, ci sembra di avere sulla nostra testa un’incombenza che proprio non vuole lasciarci liberi o farci dimenticare l’arrivo mensile o quasi dei nostri pagamenti da effettuare.
Uno dei principali consigli che ci sentiamo dunque di dare, per quanto riguarda il pagamento della bolletta e la sua revisione, è quello di essere informati e stare attenti a non farsi sfuggire mai nulla.
La prima regola per riuscire a risparmiare, infatti, è la conoscenza: ovvero imparare a leggere la propria bolletta e interpretare ognuna delle voci che troviamo al suo interno. Per una piccola guida, continuate a leggere insieme a noi.
Luce, come fare per risparmiare sulle proprie bollette
La prima informazione utile a cui potremmo andare incontro nella lettura delle nostre bollette riguarda proprio la tipologia di cliente: così da sapere se si tratta di un mercato libero dell’energia o ancora di una maggiore tutela. Subito dopo, le informazioni continuano con quelle che sono le informazioni personali ma anche di fornitura: come ad esempio l’intestatario dell’utenza in questione, le caratteristiche essenziali e molto altro come la potenza del contatore.
Passiamo adesso alla terza voce da dover imparare a leggere all’interno delle proprie bollette, ovvero le informazioni tecniche. Come ad esempio quelli che sono i codici di identificazione della propria fornitura (un esempio è il POD, vale a dire l’energia elettrica, o il PDR per quanto riguarda il gas). E, soprattutto, anche la voce lì dove sono inseriti gli importi da pagare e le relative scadenze: questa è un’informazione di estrema importanza perché è proprio lì che potremmo riscontrare, in casi ipotetici, delle possibili anomalie.
Al quinto posto delle voci importanti troviamo invece il totale della nostra bolletta e le sue rispettive voci: come ad esempio quanto abbiamo speso in materia di energia o gas naturale, quanto per il trasporto e la gestione del contatore, per gli oneri del sistema o ancora per le accise. Per finire, abbiamo le ultime due voci: una incentrata sui nostri consumi e sulle sue letture (ovvero lì dove il fornitore specifica la tipologia di lettura) e un’altra per quanto riguarda i contatti necessari per i guasti, i reclami o ancora il servizio clienti.