Lo sconto sulle cartelle e sulle multe è arrivato fino al 30%. Per poterlo ottenere, però, bisogna affrettarsi
Sono tante, pesanti e difficili da gestire economicamente, ecco perché la maggior parte dei cittadini le odia con tutto se stesso. I vari governi che si susseguono, però, sanno quanto queste spese possano inficiare sulla stabilità finanziaria di ogni cittadino e per questo, di tanto in tanto, si prodigano per poter venire incontro alle loro esigenze.
Questa volta l’idea è stata quella di scontare del 30% multe e cartelle, roba da far venire l’acquolina in bocca a chiunque. Però, come al solito, bisogna affrettarsi per poter beneficiare di questo atto di benevolenza dell’esecutivo, visto che la scadenza si trova dietro all’angolo.
Una possibilità di pagamento ridotto, quindi, che è stato previsto da parte della nuova riforma fiscale, la quale è stata approvata in maniera definitiva da parte della Camera dei deputati. Siamo in attesa, però, delle misure ufficiali sulle aliquote Irpef, sul riordino delle detrazioni e delle deduzioni, sulla rateizzazione di novembre degli acconti per i lavoratori autonomi, sulla detassazione dei premi per la produttività, sui bonus e sulla tredicesima.
Cosa aspettarci dalla riforma fiscale
Intanto, partiamo dalle aliquote dell’Irpef, le quali passeranno da quattro a tre; seguitiamo, poi, con lo sconto immediato del 30% sulle cartelle del fisco e sulle multe, che andrà ad interessare tutte quelle persone che hanno dei debiti entro i 30 mila euro.
Chiunque opti per un addebito diretto sul conto corrente per i debiti derivanti da multe, Tari, Imu e tanto altro, allora potrebbe essere previsto uno sconto pari al 30%, che andrà ad essere conteggiato sull’importo calcolato inizialmente. Quindi, si tratta di una riscossione certa e che andrebbe ad agevolare lo Stato, il quale andrà ad aumentare le sue entrate, e i cittadini, contenti per veder ridotta la loro spesa.
La riforma fiscale andrà a cercare di ridurre al minimo l’evasione, aumentando anche i controlli sui conti correnti posseduti da parte dei singoli contribuenti, i quali potrebbero anche esser soggetti a futuri pignoramenti.
Per poter agevolare i suddetti tipi di pagamenti, la strada intrapresa è quella che porta all’approvazione di un concordato biennale preventivo, il quale prevede la possibilità di calcolo sull’imponibile da pagare in maniera fissa nel giro di due anni. Per cui, in questo modo ogni contribuente saprà l’ammontare delle tasse da pagare nei due anni successivi. Il concordato potrà esser utilizzato da parte di: piccole e medie imprese, titolari di reddito d’impresa, professionisti con Partita Iva e lavoratori autonomi.