Nella nuova manovra finanziaria il Governo italiano amplia il fondi per incrementare gli importi dedicati alle pensioni.
Il Governo italiano nella nuova manovra finanziaria è intenzionato ad aumentare le risorse economiche dedicate all’erogazione delle pensioni. La somma che attualmente era stata allocata e dedicata corrispondeva a 1,5 miliardi di euro, ma potrebbe essere destinata ad incrementare fino a 2 miliardi. In particolare, questo aumento verrà portato avanti per sostenere diverse riforme previdenziali.
Queste nuove riforme previdenziali sono attualmente in discussione all’interno della coalizione di maggioranza all’interno del Parlamento. Inoltre, le riforme sono sostenute ampiamente sia da parte degli imprenditori industriali e sia dai sindacati, il cui appoggio è subordinato ad altre questioni fondamentali, come ad esempio l’opzione donna. Ad oggi, la pianificazione della cosiddetta “quota 41” è, purtroppo, rimasta in sospeso a causa degli altri costi, che erano stati stimati in 4 miliardi di euro per il 2024.
In occasione della prossima manovra finanziaria, verrà presentato il dossier pensioni al cui interno sarà incluso un capitolo che verrà destinato ai giovani, con l’intenzione di rafforzare l’agevolazione per il riscatto ai fini pensionistici degli anni dedicati alla frequenza di uno o più corsi di laurea.
Purtroppo rimane la questione della mancata rivalutazione delle pensioni
Tuttavia, vi è un’ulteriore preoccupazione: ossia la possibilità che la rivalutazione delle pensioni non sia stata portata a termine. Questa sensazione di ansia deriva principalmente dai calcoli sugli aumenti delle somme delle pensioni, le quali potrebbero non soddisfare le aspettative. Come applicate già da quest’anno, le nuove percentuali riservate al ricalcolo pensionistico potrebbero includere aumenti parziali o addirittura l’assenza di rivalutazioni totali delle pensioni dell’anno prossimo.
Queste percentuali, infatti, per la rivalutazione delle pensioni sono state cambiate dal Governo italiano durante il 2023, incrementandole da tre a sei. Le sei nuove percentuali di rivalutazione pensionistica, quindi, potranno non garantire un aumento fattuale. Tuttavia, questo sistema sembra che potrebbe penalizzare i percettori di pensioni più elevate, ma che sono il risultato di lunghe e impegnative carriere lavorative, degne di riconoscimenti invece di diminuzioni.
In conclusione, è bene essere coscienti che non tutti i pensionati avranno i benefici o aumenti nei confronti dell’erogazione delle pensioni. Inoltre, il Governo italiano ha autorizzato l’INPS in modo che possa portare avanti alcune simulazioni per comprendere le possibili mancate rivalutazioni delle pensioni e le rivalutazioni parziali in base a importi, fasce di reddito e tipologie di pensioni.