Quello del rischio di pagare inconsapevolmente usando una banconota falsa è un dubbio che assilla molte persone. Cosa prevede la legge in tal senso
Come tutti sanno la contraffazione costituisce reato, pertanto la ‘creazione’ di banconote falsificate e spacciate come vere è una pratica assolutamente legale e con conseguenze molto serie dal punto di vista penale. Tanto più se il denaro, dopo essere stato realizzato, viene immesso sul mercato magari truffando ignare persone.
Quello che però in molti si domandano, ed è un dubbio che assilla diverse persone, è se l’utilizzo inconsapevole di una banconota falsa per un pagamento in contanti, ad esempio al ristorante o in un negozio, costituisca ugualmente un reato.
Usare banconote false è reato? Tutti i casi possibili
Del resto le banconote passano di mano in mano centinaia o addirittura migliaia di volte e non sempre ci si rende conto che un pezzo da 50 o 100 euro possa essere fasullo. È possibile ad esempio che i 50 euro rimasti nel portafoglio costituiscano il resto di un precedente acquisto pagato con una banconota da 100 che precedentemente era stata ricevuta come resto di un acquisto ancor più costoso. A questo punto i casi sono due: che un esercente riconosca che la banconota è falsa invitandoti a strapparla per poi portarla in banca oppure che tu decida, a tuo rischio e pericolo, di non voler ‘perdere’ quella somma di denaro consegnandola a qualcuno che non si accorga che è contraffatta.
Ebbene quando ci si accorge di avere una banconota falsa tra le mani essa deve essere necessariamente strappata e buttata. Nessuno potrà infatti rimborsarti, anche portandola alle forze dell’ordine. Avere tra le mani denaro contraffatto espone dunque al rischio esclusivamente il possessore che dovrà necessariamente sopportarne la perdita.
Altresì è possibile portare i soldi in banca per richiedere un controllo allo sportellista: se si hanno dubbi sarà lui a scioglierli dicendo se sono contraffatti o meno. Nel primo caso provvederà egli stesso a ritirarli per mandarli al macero. In caso di dubbi dello sportellista la banconota dovrà invece essere inviata alla Banca d’Italia per un controllo più approfondito da parte del Nucleo Analisi Nac; in caso di denaro autentico al possessore sarà corrisposto via vaglia cambiario un rimborso.
Banconote false usate inconsapevolmente: cosa dice la legge
Non costituisce reato tenere banconote false nel portafoglio ma spendere soldi falsi sapendo che sono contraffatti è un illecito. Se dalle indagini dovesse emergere questo aspetto (vedasi il caso del pagamento dal benzinaio con successiva decisione di usare lo stesso il denaro) il rischio di incorrere in una denuncia sarà più che concreto.
Si rischia la reclusione fino a sei mesi oppure una multa fino a 1032 euro. Pagare in buona fede non sapendo di utilizzare denaro falso non comporta invece incriminazioni penali e non costituisce un illecito amministrativo. Per distinguere il primo dal secondo caso occorre verificare, secondo i giudici, il comportamento tenuto dal soggetto per accorgersi o meno dell’eventuale malafede. Infine attenzione: anche se tenere banconote false in casa o in tasca non è reato, qualora da un controllo delle forze dell’ordine dovesse emergere che la modalità di custodia delle stesse preveda che siano dirette allo spaccio, le cose cambieranno per i possessori.