Le famiglie sperano non sia un falso allarme e il Governo tenta di lanciare un nuovo piano di Contributi per Badanti. Ecco come sarà.
Prendersi cura di una persona anziana in casa non è mai una cosa semplice. Nonostante l’amore, l’affetto, la riconoscenza nei confronti di ciò che quella persona ci ha donato o insegnato, è comunque una situazione delicata. La vita dei più giovani corre veloce e magari un figlio non ha sufficiente tempo o energie da dedicare alla cura dei parenti anziani. Per questo motivo la figura del badante, o collaboratore domestico che dir si voglia, è fondamentale.
Chi fa questo mestiere mette a disposizione della famiglia il suo tempo, le sue capacità ed esperienze al fine di accudire al meglio la persona che ne ha bisogno. Ma tutto questo, come ovvio, ha un prezzo. E per quanto possa essere magari una cifra ridotta in termini orari, bisogna considerare il fatto che una persona che ha bisogno di assistenza, magari necessita di supporto 24 ore al giorno e quindi la somma totale necessaria a pagare una o un badante, aumenta. Ecco allora che i cosiddetti “Contributi Badanti”, diventano fondamentali.
Contributi per i badanti: detrazioni e deduzioni, cosa sceglie il Governo
Si teme che la storia di Pierino e il Lupo si ripeta e i familiari di persone che necessitano l’aiuto di una badante non vogliono, giustamente, metterci il cuore sopra. Eppure sembra che il Governo questa volta sia deciso a introdurre nella prossima Legge di Bilancio una misura per agevolare le famiglie.
Deduzioni e detrazioni diventano quindi fondamentali per evitare che ci si rivolga solo e unicamente al lavoro in nero per avere un assistenza domestica. Anche perché la prossima riforma dell’assistenza domiciliare mira proprio a incentivarne l’uso, ma per farlo è fondamentale attivare dei contributi. E il Governo parla di raddoppiare la cifra deducibile, una soluzione molto interessante soprattutto per coloro che impiegano personale per più di 34 ore alla settimana. Ma c’è anche chi sostiene che non sia sufficiente e che si dovrebbe rendere completamente deducibile il costo del lavoro domestico, come l’associazione che rappresenta i datori di lavoro domestico Assindatcolf.
Le proposte sul tavolo per aiutare coloro che hanno bisogno di assumere un collaboratore domestico per l’assistenza agli anziani o a chi ne ha bisogno sono quindi svariate. Ognuna di esse sarebbe comunque un primo passo verso un supporto alle famiglie al fine di evitare una vera e propria crisi sociale in un Paese come il nostro dove l’età media è sempre più alta.