Conoscete il jamais-vu, quella sensazione di essere fuori dal mondo quando si ripete nel tempo una stessa azione? Oggi vi spiegheremo come nasce.
Oltre al déjà-vu esiste un altro fenomeno che ci porta ai confini della realtà. Si chiama jamais-vu.
La stanchezza della ripetizione continua di un’azione fino allo sfinimento può portare ad un senso di dissociazione dalla realtà. Si tratta di un meccanismo psicologico chiamato jamais-vu che è completamente l’opposto del ben più noto déjà-vu. Quest’ultimo fenomeno psichico si traduce nella sensazione di aver già vissuto un fatto che si sta appena svolgendo.
Non c’è una spiegazione del perché accada (è presente nell’80% della popolazione) soprattutto se il fenomeno viene studiato nelle persone senza problemi mentali o di altra natura come l’epilessia. Sembrerebbe che durante un déjà-vu si verifichino piccole variazioni anatomiche in un’area cerebrale che solitamente convoglia le informazioni sensoriali nel sistema limbico/emotivo. Accade, dunque, un’alterata sensorialità di uno stimolo percepito che ci porta a credere di aver già vissuto un evento.
E il jamais-vu? Solo recentemente alcuni studiosi hanno cercato di approfondire il fenomeno per cercare di risalire alle cause che innescano il meccanismo psicologico che porta a dissociarsi dalla realtà dopo aver ripetuto tante volte un’azione.
Perché capita il jamais-vu e la dissociazione dalla realtà
I ricercatori hanno coinvolto nello studio 94 studenti universitari. Hanno chiesto loro di scrivere ripetutamente alcune parole lasciando la libertà di fermarsi in qualsiasi momento a condizione che spiegassero il motivo. Ebbene, il 70% dei volontari ha riferito di aver smesso di scrivere perché ripetere la stessa azione risultava straniante.
Una risposta è particolarmente significativa. “Sembra quasi che non sia davvero una parola e che qualcuno mi abbia ingannato facendomelo credere“. Perché ciò accade?
In realtà il jamais-vu è un segnale che ci avvisa che qualcosa è diventato troppo automatico e ripetitivo. Si scatena, così, quella sensazione di irrealtà perché è il modo che il cervello ha per riportarci alla realtà. Ci richiama all’attenzione, ci dice che dobbiamo dirottare su altro piuttosto che su compiti ripetitivi.
Il jamais-vu, dunque, ha un compito preciso da non sottovalutare. Fa comprende quanto la mente umana sia potente e tenda a mettere da parte ciò che può essere inutile o nocivo. La familiarità che diventa estraneità per ritornare alla realtà, un segreto inquietante che ha fatto vincere il premio Ig Nobel per la letteratura (prestigioso riconoscimento assegnato annualmente alle ricerche scientifiche) ai ricercatori che hanno svolto lo studio.
