In che modo chiedere il risarcimento nel modo giusto nel momento in cui un bambino si fa male al parco? Ecco come muoversi
Anche se non tutti lo sanno, è molto più facile riuscire a mettere le mani sul risarcimento nel momento in cui è un adulto che cade e si fa male in un parco, piuttosto che un bambino. Tutto ciò capita perché nel primo caso tale evento si verifica di fronte ad una asperità del terreno oppure ad un ostacolo non visibile mentre, con i bambini, una caduta è provocata da imprudenza che i genitori hanno il compito di prevenire.
In casi del genere entra in gioco l’articolo 2051 del codice civile in cui si afferma la responsabilità oggettiva di coloro che hanno in custodia un bene come un’altalena o uno scivolo. Nel caso in cui qualcuno si fa male a causa di questo oggetto, colui che ne ha la custodia ha il compito di risarcire il danneggiato. Nel caso in cui la vittima ha meno di 18 anni, saranno i genitori a chiedere il risarcimento.
Caduta in un parco di un bambino, ecco come comportarsi
Nel caso in cui un bambino si fa male poiché è presente un ferro che fuoriesce da una giostra e il quale però non è stato correttamente segnalato, il titolare del parco deve risarcire i danni.
Stessa cosa accade nel momento in cui il bambino va a finire in una fossa che non è stata segnalata. Non è possibile chiedere nulla nel caso in cui l’infortunio dipende da una disattenzione o da un’imprudenza. Questo è ciò che accade nel momento in cui entra in gioco il caso fortuito che dà vita ad un esonero delle responsabilità civile di colui che custodisce l’oggetto.
Nel caso in cui un bambino si arrampica su una ringhiera del parco e cade facendosi male, i genitori non possono ottenere un risarcimento del comune in quando è loro responsabilità vigilare sul comportamento del minore.
Già in passato, la Cassazione ha affermato che usare strutture esistenti all’interno di un parco giochi, non risulta essere un qualcosa di pericoloso se non si fa riferimento a ciò che nasce dall’utilizzo di tali attrezzature che comunque presuppongono la vigilanza degli adulti.
Infatti saranno proprio loro a dover avere pensare preventivamente ai rischi che comporta l’utilizzo di tali strutture.
Non manca poi un’altra sentenza della Cassazione la quale ha affermato che, per quanto riguarda i danni provocati dall’attrezzatura di gioco per bambini, entra in gioco anche la responsabilità della pubblica amministrazione ogni volta che le norme Uni EN 1176 1177 riguardo la sicurezza dei giochi dedicati ai bambini, non vengono rispettate.
Non manca poi un’altra sentenza in cui si afferma che l’uso di un bene pubblico dà vita automaticamente ad una cautela da parte del soggetto che ha l’obbligo di vigilare sullo stesso utente. Quindi non entra in gioco la responsabilità della pubblica amministrazione per i danni di cui soffre un bambino nel corso dell’uso del parco giochi comunali, nel caso in cui ogni attrezzatura costruita risulti essere conforme agli standard e alle norme di sicurezza.