Ecco il nuovo modo per calcolare la pensione di reversibilità. E con la delega fiscale cambiano anche gli importi.
Con l’approvazione della nuova legge fiscale c’è bisogno di utilizzare la calcolatrice per calcolare l’importo della pensione di reversibilità di chi un soggetto che percepiva l’assegno. Come si sa, reversibilità è un trattamento attribuito dall’Inps per coloro i quali avevano un parente che percepiva la pensione. A differenza dell’importo integrale, però, la reversibilità è fornita con una percentuale ridotta.
Prima di tutto facciamo un riepilogo su cosa sia la pensione di reversibilità. Essa è attribuita ad alcuni membri delle famiglie ma con un ordine prioritario. In questo elenco vengono inseriti il coniuge del pensionato deceduto ma anche il partner “civile“. Allo stesso modo, il coniuge separato con consenso, o ad ogni modo tutti coloro che hanno un legame con il coniuge rimasto in vita, come ad esempio un divorziato che aveva un assegno di mantenimento ma che non è convolato nuovamente a nozze. Inoltre, possono accedere alla pensione anche i figli biologici o affiliati. Una possibilità è aperta anche per i genitori del pensionato venuto meno a meno che però: essi sono ricevano già un assegno oppure che il pensionato non abbiano figli o nipoti già titolari.
Anche i nipoti ne hanno diritto, ad alcune condizioni: siano minorenni, inabili al lavoro o studenti fino a 21 anni (se vanno a scuola) o 26 se iscritti all’università. Infine, le sorelle nubili e i fratelli celibi possono accedere alla pensione di reversibilità.
Come si calcola pensione di reversibilità
Il calcolo della pensione di reversibilità può cambiare a seconda di chi beneficia dell’assegno, visto che le percentuali assegnate della pensione variano in base a quelle percepite dal defunto. Le percentuali dunque sono queste: 60% per il coniuge rimasto in vita; 80% per il coniuge e un figlio; 100% per il coniuge e due o più figli.
Le cose cambiano però se il coniuge sopravvissuto non ci sia: in questo bisogna sapere che la pensione di reversibilità sarà attribuita ai successivi familiari aventi diritto. Interessante leggere le percentuali con le quali vengono assegnate: 70% per un solo figlio; 80% per due figli; 100% per tre o più figli; 15% per un genitore; 30% per due genitori; 15% per un fratello o una sorella; 30% per due fratelli o sorelle.
