Una matita e una gomma: ecco quanto occorre per riuscire ad arrivare a fine mese e aumentare i soldi dello stipendio.
Gestire le spese ogni mese è una vera sfida. Abbiamo però una soluzione semplice. Se i soldi dello stipendio non bastano, possiamo prendere una matita e una gomma e seguire una tecnica che adatta il buon senso alle nostre possibilità economiche. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il nostro focus? Il budget disponibile (BD). Questo numeretto semplice ma indigesto ci dirà quanti soldi abbiamo a disposizione ogni mese per le nostre spese fisse e variabili.
Prendiamo carta, matita e gomma e segniamo le nostre entrate mensili: stipendi, pensioni, rendite passive.
Per gli autonomi, possiamo stabilire un budget X in base alla media degli ultimi mesi o una cifra massima di spesa che va rispettata.
Quando si ha il totale (tipo 1.650 euro netti se si è single o 2.750 euro se si è coppia con o senza figli), abbiamo il budget mensile. In economia, è il vincolo di bilancio del consumatore, ovvero la capacità di spesa mensile (quasi) identificata.
Soldi dello stipendio: ecco come aumentarli
La prima cosa da fare per gestire le proprie finanze non è limitare le spese, ma risparmiare una percentuale del proprio budget. Questo risparmio dovrebbe essere stornato in un conto separato da quello utilizzato per le spese, come un conto deposito, per ottenere rendimenti interessanti.
Le spese fisse devono essere considerate quando si fa un bilancio delle proprie finanze. Queste spese includono il mutuo o l’affitto, le spese condominiali, le utenze domestiche, l’abbonamento al centro fitness, la Pay TV, le spese per il cellulare, le spese auto come il bollo, la RC e la rata per l’acquisto, e le spese personali come quelle di salute e scolastiche.
Il 50% delle entrate viene utilizzato per le spese fisse, che vengono segnate anche se non si conosce la data esatta in cui verranno affrontate.
Queste spese influenzano il calcolo del budget disponibile per il mese. Se il salario non è sufficiente, si consiglia di utilizzare una tecnica semplice con matita e gomma per aggiornare il budget effettivamente disponibile, che è la differenza tra le entrate nette, la quota risparmio e le spese fisse sostenute.
Prendiamo l’esempio di una coppia che guadagna 2.750 euro al mese. Il 13% di questi soldi, ovvero 350 euro, potrebbero andare in risparmio. Poi ci sono le spese fisse, che ammontano a 1.400 euro.
Quindi, alla fine, rimangono circa 1.000 euro al mese per le spese variabili. In teoria, ammonterebbero a 33 euro al giorno, ma ovviamente dipende dalle esigenze della coppia.
Non è che tutti hanno le stesse spese fisse. Comunque, questo è solo un esempio e si può personalizzare a seconda delle proprie necessità.