Dopo un periodo sostanzialmente tranquillo i contagi Covid, anche in Italia, sono tornati ad aumentare a causa della nuova variante. Le sue caratteristiche
La pandemia di Covid sembra essere solo un lontano ricordo, la vita è tornata alla normalità e si cerca di recuperare il ‘tempo perduto’, quello trascorso chiusi in casa, dedicandosi a molteplici attività all’aperto.
Ma questo non significa che il Coronavirus sia scomparso: esso infatti continua a circolare in gran parte del mondo, seppur in misura ridotta e con effetti molto meno gravi grazie alla protezione offerta dai vaccini e al progressivo indebolimento del virus nelle sue varie mutazioni. Mutazioni che, però, rendono il Covid in grado di diffondersi più velocemente e l’ultima, la variante Eris, ne è la prova.
Covid, casi in netto aumento per la varante Eris. Uno studio spiega perché
Negli ultimi giorni, anche in Italia, questa nuova mutazione ha portato ad un preoccupante ed esponenziale incremento dei contagi, tanto da spingere il ministero a valutare eventuali misure di protezione in particolare per scuole, ospedali ed Rsa. Ma in cosa questa variante si differenzia dalle altre tanto da essere riuscita a diffondersi in questo modo? Lo spiega una ricerca condotta dall’Università dell’Insubria e coordinata da Fabio Angeli del Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica, pubblicata sulla rivista European Journal of Internal Medicine.
Eris è estremamente resistente agli anticorpi, più della precedente variante; inoltre la sua capacità trasmissiva è rimasta inalterata, riuscendo dunque a diffondersi molto rapidamente ma anche di ‘legarsi’ alle nostre cellule nella medesima misura delle precedenti mutazioni Omicron.
Queste due caratteristiche andrebbero a spiegare il repentino incremento dei casi positivi ma anche del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, del tasso di positività ai tamponi e dei decessi, ovvero dei principali indicatori legati al Covid. In Italia per fare un esempio, è stato riscontrato un aumento dei contagi del 43,4% e del 44,6% dei decessi nell’ultima settimana rispetto alla precedente. Con una presenza della variante nel 40% dei sequenziamenti: entro breve Eris diventerà dominante.
Le caratteristiche della variante EG.5
EG.5 è stata designata dall’OMS, in data 9 agosto, come nuova mutazione di “interesse” del SARS-CoV-2 e sono state pertanto avviate nuove analisi e studi per comprendere come sia effettivamente cambiata rispetto alle varianti precedenti. E quanto abbia contribuito all’incremento dei contagi.
Nella fattispecie lo studio italiano si è concentrato sulla mutazione F456L a livello della proteina Spike. Ed è emerso che la variante sarebbe in grado di sfuggire molto facilmente alle difese anticorpali generate sia nel caso di contagi precedenti che dall’impiego dei vaccini. Vale a dire che la sua capacità trasmissiva è rimasta immutata rispetto alle varianti precedenti del Covid. Si segnale dunque la necessità di continuare a monitorare le varianti cosi da mettere in atto efficaci comportamenti preventivi evitando in tal modo possibili mini ondate di contagi.