Riconoscere una banconota falsa è facile per un essere umano, ma un distributore automatico ha bisogno di una tecnologia ben più complessa.
Le misure di sicurezza incorporate nelle banconote e nelle monete sono sempre più avanzate e in costante aggiornamento per contrastare la produzione illegale. Tuttavia, è importante essere in grado di riconoscere e controllare queste caratteristiche di sicurezza per evitare di ricevere denaro che poi non si può più utilizzare.
Il Ministero delle Finanze raccoglie informazioni su banconote e monete sospettate di essere false attraverso il sistema Simec Area Euro, un applicativo informatico specializzato nel monitoraggio della circolazione monetaria.
Ogni anno, viene rilasciato un rapporto statistico che fornisce analisi storiche e regionali sulla falsificazione della valuta. Le falsificazioni più comuni riguardano le banconote da 20 e 50 euro e le monete da 2 euro. Fortunatamente, in Italia il livello di falsificazione della valuta è in diminuzione e sotto stretta vigilanza da parte delle autorità competenti.
Come individuare una banconota contraffatta?
Per assicurarsi che una banconota sia autentica prima di accettarla come pagamento, è importante effettuare una verifica che è tanto semplice quanto efficace: toccare, osservare e inclinare la banconota.
Toccando una banconota, si noterà che il materiale è molto diverso dalla carta comune e si potrà anche percepire al tatto che alcune parti sono in rilievo. Osservando la banconota in controluce, è possibile vedere un filo di sicurezza e una filigrana.
Inclinando la banconota, il numero color verde smeraldo presente nella parte inferiore sinistra del fronte cambia colore, passando dal verde al blu, e mostra un effetto di luce in movimento verticale.
Quanto alle monete metalliche, attualmente in circolazione ci sono otto diversi tagli: 1, 2, 5, 10, 20 e 50 centesimi e 1 e 2 euro). Le monete sono progettate con tecnologie e specifiche avanzate per prevenire la diffusione di esemplari falsificati. Ogni moneta autentica avrà un disegno in rilievo chiaro e distinto rispetto al resto della superficie, e i bordi saranno nettamente delineati e uniformi.
Se per un essere umano distinguere una banconota vera da una falsa può essere una questione di pochi secondi, una macchina richiede invece una tecnologia ben più complessa. Nei distributori automatici è vengono implementati dei lettori di banconote che utilizzano sensori ottici avanzati. Questi sensori esaminano vari fattori come le dimensioni, la qualità della carta e persino il colore delle banconote. Per un’analisi dettagliata del colore vengono utilizzate addirittura le luci infrarossi.
Le informazioni raccolte vengono poi paragonate a un database di banconote autentiche per confermare o meno la loro genuinità. Mentre negli Stati Uniti l’uso di inchiostri magnetici nelle banconote rende il riconoscimento automatico più affidabile, in Europa questa tecnologia è meno diffusa, rendendo il processo un po’ meno preciso.