Il governo è al lavoro per proporre un bonus per l’infanzia del valore di 400 euro. Vediamo insieme in cosa consiste.
Per contrastare la denatalità, il governo sta lavorando sul Reddito di infanzia. In base alle prime indiscrezioni, questo potrebbe essere un bonus del valore di 400 euro che verrà dato per i primi 6 anni di vita del bambino, un bonus che sarà poi sostituito dal bonus gioventù il cui importo invece è di 250 euro e sarà valido da 7 a 25 anni.
Quindi il governo è al lavoro su due nuove agevolazioni, il Reddito di Infanzia e il Bonus gioventù per coloro che non hanno superato i 25 anni di età. Si tratta di proposte che ancora non si sa se saranno approvate o meno.
Reddito d’infanzia e assegno di gioventù, ecco cosa sono
Il Reddito d’infanzia, insieme all’assegno di gioventù, sono due proposte che potrebbero essere aggiunte all’interno della prossima manovra di bilancio. Il loro scopo è quello di trovare una soluzione alla denatalità.
Se si riceverebbe l’ok, il reddito d’infanzia darebbe la possibilità di ottenere, per quelle famiglie con figli che non hanno superato i 6 anni, un assegno mensile pari a 400 euro. All’interno di nuclei mono genitoriali o nel caso in cui si tratti di figli con disabilità, tale beneficio vedrà un notevole aumento. In base a ciò che si prevede fino ad ora, tale assegno potrebbe essere dato a tutte quelle famiglie il cui reddito non va oltre i 90.000 euro. Pare inoltre che tale agevolazione andrebbe ad affiancarsi all’Assegno Unico Universale
Passiamo all’assegno di gioventù, il quale prevedrebbe un importo di 250 euro al mese da 7 a 25 anni di età. Per ottenere tale bonus, è necessario che il figlio prosegua con gli studi e quindi che sia iscritto a scuola o all’università.
In previsione ci sarebbero anche altre agevolazioni a favore delle famiglie con figli a carico. Infatti, all’interno della proposta di legge, è possibile leggere che per essere certi che ci sia un “prelievo più equo e progressivo”, la strada da percorrere potrebbe essere quella del quoziente familiare.
Potrebbe anche esserci la possibilità di incrementare i giorni per il congedo di maternità e quelli per il congedo parentale. Sotto analisi anche la possibilità di una detrazione dalle tasse delle spese che i neogenitori sostengono per “consulenza psicologica e di psicoterapia individuale o di coppia”.
Infine, all’interno della proposta è stata aggiunta anche una sezione dedicata all’obbligo per tutti gli esercizi commerciali che hanno un’area di vendita maggiore di 200 metri quadrati, di procedere all’installazione di fasciatoi. In caso contrario, la multa da pagare darà di 5.000 euro.