Nuovi aumenti a sorpresa per le pensioni. Arrivano le buone notizie, ma anche presagi di sventura per il prossimo anno.
Gli aumenti delle pensioni si stanno mostrando come una delle caratteristiche principali di questo primo anno del Governo di Centrodestra. Con l’aumento dei prezzi causato dall’inflazione alta i primi ad essere aiutati sono i pensionati, e gli aiuti continuano.
Il Governo ha in serbo per i pensionati una bella sorpresa nella forma di un aumento una tantum entro la fine dell’anno. In particolare i destinatari di questo aumento saranno i percettori di pensione di vecchiaia, reversibilità e invalidità. Si tratta di un ennesimo aiuto delle istituzioni a coloro che meno di tutti hanno protezione rispetto all’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo.
Mentre gli stipendi possono in teoria essere aumentati dai datori di lavoro per ovviare ai problemi di aumento dell’inflazione, le pensioni seguono un processo di progressivo aumento cadenzato ogni anno. Questo le rende molto più sensibili alla perdita di potere d’acquisto.
Questo è il motivo principale per cui da novembre 2022 quando si è insediato il Governo si è cercato di continuare a rimpolpare gli assegni pensionistici. Quello che arriverà prossimamente è un aumento una tantum che è stato annunciato dalla premier Giorgia Meloni in persona per una data ancora imprecisata, ma entro la fine dell’anno. Il mistero è ancora molto denso intorno a questo aiuto statale perché non si sanno ancora molte cose su questo bonus, ad esempio di quanto sarà l’aumento e come sarà strutturato, se potremo contare su altri bonus simili, o ancora, quale sarà il metodo di percezione.
Le possibilità del bonus una tantum per le pensioni
Insomma, di questo bonus per il momento sappiamo soltanto che ci sarà, ma non è ancora chiaro come e quando, ma soprattutto a quanto ammonterà. Visto la sua natura di bonus una tantum si sospetta possa essere qualcosa sulla falsa riga dei bonus di Mario Draghi da 150 e 200 euro dello scorso anno, ma potrebbe anche strutturarsi come il bonus Renzi da 80 euro. Una ulteriore ipotesi vede il bonus configurarsi come una detassazione della tredicesima mensilità per una misura del 15%.
Seguendo la logica con cui sono stati fatti gli aumenti delle pensioni fino a questo momento è molto forte la possibilità che questo aumento sarà limitato a quelle persone con prestazioni pensionistiche che hanno un reddito basso. Prendendo di nuovo ad esempio il bonus una tantum di Draghi, i percettori dell’aumento potrebbero essere soltanto coloro che hanno un reddito inferiore a 35.000 euro.
Il motivo di un bonus prima della fine dell’anno
Non è soltanto per tamponare le perdite degli italiani di quest’anno che è stato aggiunto questo aumento delle pensioni, ma anche per prevenire quelle che verranno. La nuova rivalutazione pensionistica del 2024 potrebbe portare a degli assegni inferiori a quelli avuti nel 2023.
Il nuovo tasso di rivalutazione pensionistica è infatti ancora un mistero e non è da escludere la possibilità di una rivalutazione al ribasso visto quanto alta è stata l’inflazione nel 2023 e come nel 2024 questa possa essersi stabilizzata grazie alle politiche europee.