Ancora problemi di sicurezza online. “Il tuo abbonamento è scaduto”: ecco il testo della nuova truffa in rete a cui dovete fare attenzione.
Il mondo del web e della tecnologia ci ha regalato numerose opportunità che ci permettono di avere soluzioni a portata di mano e strumenti incredibilmente veloci e risolutivi.
Tuttavia, non tutti coloro che utilizzano la tecnologia e i moderni dispositivi di informazione lo fanno per scopi nobili e positivi, anzi. Ancora una volta fanno notizia i tentativi di raggirare le persone attraverso internet. In particolare, sta facendo notizia una nuova truffa in rete, in cui i criminali contattano l’utente per informarli su un abbonamento scaduto. Ecco in che cosa consiste.
“Il tuo abbonamento è scaduto”, la nuova truffa in rete
La Polizia Postale ha diramato un nuovo allerta per via di una nuova truffa in rete che sembra espandersi a macchia d’olio. Le Forze dell’Ordine hanno informato i cittadini sulla pagina Facebook ufficiale “Commissariato di Ps Online – Italia”. All’interno del post viene spiegato che si sta diffondendo una nuova truffa in cui i criminali contattano la loro vittima per informarli su un presunto abbonamento scaduto che, in realtà, non esiste affatto.
Con il termine delle vacanze estive, purtroppo, ricominciano anche i numerosi tentativi di truffa online, questa volta riferite alle piattaforme di streaming in abbonamento. La truffa consiste nell’inviare una e-mail al malcapitato fingendosi l’ufficio informazioni della piattaforma streaming utilizzata. Già dall’oggetto della missiva si comprende che questa riguarda la scadenza dell’abbonamento.
Aprendo l’email, infatti, viene indicato che l’abbonamento alla relativa piattaforma risulta essere scaduto e che è necessario rinnovarlo. All’interno della stessa email viene poi riportato un link su cui si invita a cliccare per poter rinnovare l’abbonamento e continuare a vedere film e serie tv in streaming. Ovviamente non bisogna per nessun motivo cliccare sul link contenuto alla fine del messaggio.
È bene infatti precisare che le piattaforme streaming non chiedono mai i dati di carte di credito o iban mediante email o sms e, quindi, questo deve essere un primo campanello d’allarme.
Quando si ricevono comunicazioni di questo tipo è sempre bene controllare il mittente che sta inviando il messaggio. Spesso dal nome dell’indirizzo email da cui si è ricevuta la comunicazione si riesce a capire facilmente che non si tratta dell’azienda che gestisce la piattaforma. Ad ogni modo, è sempre consigliato non cliccare mai su alcun link presente nella missiva e contattare la piattaforma utilizzando i contatti ufficiali.