Vi sono importanti novità in materia di fisco e riscossione dei debiti: cosa prevede la riforma fiscale per le cartelle esattoriali nel 2023
Si è tanto parlato, negli ultimi mesi, di riforma fiscale e di quanto abbia comportato una vera e propria trasformazione in materia di riscossione dei debiti. Come, cioè, il fisco agisce oggi per ottenere ciò che gli spetta? Stiamo chiaramente parlando delle cartelle esattoriali e delle nuove regole che la riforma fiscale 2023 ha introdotto al fine di ottimizzare il sistema di riscossione, renderlo più snello ma allo stesso tempo più efficiente.
Le procedure però guardano ad ambo le parti: i vantaggi infatti riguardano non solo l’amministrazione fiscale ma anche i contribuenti in difficoltà, i quali potranno in tal modo essere incentivati a versare quanto richiesto.
Riforma fiscale 2023 e cartelle esattoriali: le novità del sistema di riscossione
Ecco dunque quali sono le grandi trasformazioni attuate nel panorama di fisco e debiti. Il primo importante cambiamento introdotto è quello relativo allo stralcio periodico ed automatico dei debiti non riscossi e dopo cinque anni dall’affidamento, allo scopo di andare a rendere più semplice la gestione dei debiti accumulati. Questa procedura sarà valida a meno di eccezioni quali rateizzazioni o procedure esecutive in atto, per ridurre quello che è oggi un problema estremamente difficile da affrontare ovvero il carico burocratico.
Nell’ottica di dar forma ad un sistema fiscale più all’avanguardia e che sia adattabile alle necessità dei contribuenti, un altro cambiamento introdotto nel sistema di riscossione dei debiti fiscali è quello che prevede di rateizzare i pagamenti delle cartelle spalmandoli su un lungo arco di tempo.
Se in precedenza l’opzione poteva arrivare ad un massimo di 72 rate, ora invece vi è la possibilità di distribuire il pagamento su 120 rate, ma solo qualora vi siano concrete e comprovate difficoltà finanziarie che potranno essere dimostrate presentando l’ISEE. Per i contribuenti si tratta un’opportunità per gestire il debito in maniera più semplice ma il vantaggio è anche per l’amministrazione fiscale che avrà maggiori possibilità di ottenere il dovuto nella sua interezza.
Maggiori responsabilità per il Ministero dell’Economia
Altra novità fa capo alle responsabilità assegnate al Ministero dell’Economia. Esse andranno aumentando e, inoltre, verrà modificata anche la tempistica di notifica delle cartelle esattoriali (dovranno essere necessariamente trasmesse entro e non oltre il nono mese dall’affidamento dell’incarico). Considerando che la quantità di debiti accumulati è di gran lunga superiore ai 1100 miliardi di euro e che ci sono 140 milioni di cartelle per un totale di 16 milioni di cittadini, la nuova procedura potrebbe andare ad incrementare in modo significativo gli introiti e migliorare il sistema di riscossione.