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Modello RED da inviare all’INPS per evitare il blocco della pensione: non tutti devono farlo

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Giuseppe F.

Alcuni pensionati sono obbligati a inviare il modello RED 2023 per non incorrere nel blocco del trattamento previdenziale: ecco a chi spetta l’onere e a chi no.

Il Modello RED, o dichiarazione della situazione reddituale, è una comunicazione che i pensionati usufruiscono di talune prestazioni previdenziali devono presentare in tempo all’INPS. Pena la sospensione della pensione e il recupure di tutti i surplus non giustificati. Ma quali pensionati devono inviare il modello RED 2023, ovvero la dichiarazione della situazione reddituale, all’INPS per continuare ad avere diritto alle loro prestazioni?

Obbligo presentazione modello RED
Prensentare il modello RED per non perdere la pensione – ilovetrading.it

E quali sono le prestazioni connesse alla comunicatione della situazione reddituale? Le pensioni hanno spesso diritto a maggiorazioni, integrazioni o aggiustamenti in base al reddito del soggetto. Succede, per esempio, con gli assegni e le pensioni sociali, i trattamenti di famiglia, la quattordicesima, l’invalidità civile, eccetera…

Di norma, quindi, tutti i pensionati che godono di trattamenti pensionistici collegati al rispetto di un determinato requisito di reddito devono comunicare all’INPS qual è il loro ISEE o la loro situazione economica contestuale. In alcuni casi bisogna anche comunicare la situazione reddituale relativa a coniuge o figli a carico.

Ma è pur vero che non tutti i pensionati titolari di prestazioni connesse al reddito sono obbligati a inviare all’istituto il modello RED. L’obbligo di presentazione del modello è previsto, di solito, per i pensionati che negli anni scorsi non hanno avuto altri redditi, oltre alla pensione, se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dell’anno precedente.

Devono prenentare sempre il modello anche i pensionati in possesso di redditi aggiuntivi, non comunicati all’Agenzia delle Entrate, tramite dichiarazione dei redditi. Come per esempio BOT, CCT, interessi bancari, postali, altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento.

I pensionati che non devono presentare il Modello RED all’INPS

Non devono presentare il RED per esempio i pensionati che hanno già prodotto il Modello 730 o il Modello Redditi PF per tutti i redditi percepiti (nello specifico, anche quelli dei familiari, ma solo se previsti per l’accesso a determinate prestazioni). Ciò ha senso perché l’INPS può verificare agevolmente le informazioni del pensionato tramite queste dichiarazioni reddituali.

Sono esentati anche tutti coloro che ricevevono solamente redditi da pensione, che siano singoli o familiari, così come comunicato da più circolari dell’INPS quest’anno e negli anni scorsi.

Modello RED e pensioni
Modello RED 2023: chi non deve inviarlo

Altri esclusi dall’onere di presentazione del modello sono quindi tutti quei pensionati il cui stato economico non ha subito cambiamenti rilevanti rispetto all’anno precedente. Un CAF o un commercialista può dunque essere utile per capire se il pensionato non presenta davvero alcuna variazione di reddito dall’anno precedente.

In caso di omesso invio, l’INPS provvede a sospendere l’erogazione della pensione, comunicandolo all’interessato la situazione tramite raccomandata A/R o PEC. Si hanno sessanta giorni di tempo, dopo la comunicazione, per poter presentare all’istituto i redditi posseduti attraverso una domanda telematica di ricostituzione reddituale.

Se entro centoventi giorni dalla data di sospensione della pensione il pensionato non si fosse messo ancora in regola scatta la revoca in via definitiva delle prestazioni collegate al reddito. E non solo. L’INPS può anche provvedere al recupero di tutte le somme erogate a tale titolo nel corso dell’anno in cui la dichiarazione dei redditi avrebbe dovuto essere resa.

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