Coloro che lavorano in uno specifico settore riceveranno un bonus di 1500 euro. Andiamo a vedere chi sono e come presentare domanda.
Il 28 agosto 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato una misura molto importante per dare ampiezza a un decreto legislativo definito “Riordino e revisione degli ammortizzatori e delle indennità e per l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo”.
Predisposto da Sangiuliano, Ministro della Cultura, e da Calderone, Ministro del Lavoro, questo decreto mira a creare strumenti nuovi per tutelare i lavoratori di un settore molto frammentato e discontinuo a livello contributivo e reddituale per i lavoratori.
È prevista l’istituzione di una misura nuova denominata “Indennità di discontinuità” a favore dei lavoratori di questo settore a partire dal 1° gennaio 2024. L’indennità attuale ALAS per i lavoratori autonomi verrà abrogata.Per quanto riguarda la copertura finanziaria, ammonterà a 100 milioni per l’anno in corso, mentre per il 2024, il 2025 e il 2026 sarà rispettivamente di 46 milioni, 48 milioni e 40 milioni all’anno.
Cifre queste che verranno aumentate dagli oneri contributivi che sono a carico dei datori di lavoro (l’1% dell’imponibile contributivo), ma anche dal contributo di solidarietà a carico dei lavoratori che sono iscritti al Fondo pensione spettacolo e dalla revisione e riordino delle indennità e degli ammortizzatori sociali.
A partire dal 1° gennaio 2024, questa nuova indennità tutelerà i lavoratori del mondo dello spettacolo durante i periodi di formazione e studio o di inattività. A beneficiarne saranno 21.000 lavoratori discontinui circa, tra cui co.co.co, autonomi, subordinati a tempo determinato e intermittenti a tempo indeterminato privi di indennità.
Poi ci sono coloro che lavorano in modo diretto a produrre e realizzare spettacoli, come maschere, addetti alle pulizie, impiegati amministrativi, operatori sale cinematografiche, ecc.
Come verrà erogata l’indennità di discontinuità? In un’unica soluzione. Il calcolo avviene prendendo in considerazione il 60% del valore che viene calcolato sulla media retribuzioni imponibili inerente all’anno precedente alla presentazione della domanda. La domanda dovrà essere annualmente inoltrata all’INPS, mettendo come riferimento i requisiti che sono maturati l’anno prima.
In base a quanto scritto nella bozza del decreto, i periodi contributivi con cui sono state erogate altre prestazioni di disoccupazione non dovranno essere computati, onde evitare di cumulare la stessa contribuzione.
Come detto in precedenza, per finanziare tale misura verranno usati i contributi aggiuntivi che sono a carico dei datori di lavoro e degli autonomi iscritti al Fondo spettacolo. La presentazione della domanda dovrà avvenire entro e non oltre il 15 dicembre 2023, determinando tra l’ALAS e l’indennità di discontinuità l’incumulabilità.
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