In previsione l’arrivo di un Bonus da 1.500 euro erogato anche nel corso del 2024. Scopriamo chi può richiederlo e come averlo.
Come funziona questo nuovo Bonus che ci accompagnerà anche nel corso del 2024? Ma la prima domanda è “Siamo tra i beneficiari dell’agevolazione?”.
Agli italiani servono più soldi. La maggior parte dei lavoratori ha uno stipendio insufficiente per affrontare l’attuale costo della vita. Gli importi erano considerati bassi già prima dello scoppio della guerra in Ucraina figuriamoci ora con l’inflazione galoppante e un costo della vita esagerato.
Mutui con tassi alle stelle, generi alimentari dal prezzo triplicato, carburante nuovamente sui 2 euro al litro. Meglio fermarci qui per non demoralizzarci ancora di più. Eppure c’è dell’altro. Il mercato del lavoro è al di sotto delle medie OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), i salari reali sono in forte discesa e la sottoccupazione dilagante è tra le più alte. A stabilire queste negatività il rapporto Employment Outlook. L’Italia, dunque, sta messa male con un – 7,5% dei salari reali contro il 2,2% medio dei Paesi OCSE. Come uscire da tutto questo? C’è un Bonus ma non è per tutti.
A chi arriverà il Bonus da 1.500 euro: pochi potranno sorridere
Poste Italiane ha pensato di agire in autonomia e ha deciso di erogare un Bonus ai suoi dipendenti. Da ora fino al 2024, i lavoratori potranno contare su un’entrata extra di 50 euro più un premio di rendimento di 1.000 euro. L’accordo è stato sottoscritto lo scorso 1° agosto tra l’azienda italiana e i sindacati. Questi hanno cercato di tutelare i diritti e le esigenze dei dipendenti riconoscendo l’impegno loro richiesto durante il periodo della pandemia da Covid 19.
I lavoratori di Poste Italiane si sono guadagnati un aiuto in un periodo economicamente difficile. Da qui un Bonus che arriverà a novembre e avrà un valore di mille euro. Nello specifico l’agevolazione prevede un sostegno del 4% (mediamente 95 euro) più altri vantaggi aggiuntivi per chi si iscriverà alla piattaforma di welfare dell’azienda.
Il dipendente potrà scegliere se utilizzare parzialmente o totalmente il Bonus di rendimento sui beni e servizi. Da aggiungere il credito supplementare di 50 euro per una quota del 10% del PDR, 100 euro per una quota del 50% del PDR e altri 150 euro per una quota del 90%.
L’accordo arriva in un momento economicamente complicato e dovrebbe essere preso come esempio anche da altre aziende. Ricordiamo che i datori di lavoro hanno la possibilità di erogare fino a 3 mila euro a dipendente con i fringe benefits ma sembrerebbe che molti lo abbiano dimenticato.