Ci si chiede spesso il segreto di chi fa carriera e la risposta pare che si trovi nella loro infanzia. L’educazione dei bambini segna davvero il loro futuro.
Da piccoli si sogna in grande, ambendo a diventare ricchi o fare lavori che richiedono anni di preparazione e studio. In fondo i bambini hanno ancora tutte le opportunità aperte, o almeno così si crede visto che c’è ancora tempo per decidere la propria strada. Uno studio svolto nella Carolina del Nord però ha scovato un aspetto determinante per la carriera di una persona, già quando è piccola.
La ricerca uscita sulla rivista PLOS ONE a maggio di quest’anno, in particolare analizza un aspetto che di solito finisce in secondo piano rispetto all’influenza familiare. Di solito si assume che chi proviene da una famiglia benestante abbia maggiori possibilità di trovare un lavoro ben retribuito. E viceversa i figli di genitori che hanno una condizione economica difficile abbiano meno prospettive.
Lo status economico-sociale della famiglia d’origine però sarebbe solo uno dei fattori da tenere presenti. Lo studio indaga invece la supervisione che i genitori esercitano sui propri figli. Pare che più madri e padri sono coinvolti nella vita dei loro ragazzi più questi potranno sfruttare a dovere le proprie potenzialità.
I bambini cresciuti da genitori presenti possono puntare a stipendi più alti
L’analisi condotta dalla ricerca ha esaminato 1.420 bambini tra i 9 e i 13 anni durante la loro crescita fino ai sedici anni. Dopodiché li si è intervistati riguardo la loro carriera una volta arrivati a 35 anni. La differenza di reddito fra i ragazzi che erano stati seguiti costantemente dai genitori e quelli che invece erano stati trascurati ammontava in media a 14.000 dollari.
Per distinguere i due gruppi si considerava adeguata la presenza dei genitori quando questi stabilivano delle regole fisse in casa e riprendevano i figli quando si comportavano male. I casi classificati come “senza supervisione” erano quelli in cui madre e padre non non intervenivano per correggere il comportamento dei figli e ignoravano che attività svolgessero.
Altro risultato di interesse è stata la correlazione fra l’assenza di un’educazione adeguata e l’insorgere di disturbi del comportamento come quello oppositivo provocatorio. Un aspetto incoraggiante mostrato dalla ricerca è che almeno sul campione esaminato la maggior parte dei genitori era coinvolto in modo adeguato nella vista dei figli.
