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Concorsi pubblici: in questo modo il posto è molto più probabile | Attenzione

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Riccardo Magliano

I concorsi pubblici sono il metodo con cui vengono selezionati i lavoratori del settore pubblico. Vediamo come funzionano.

Quando si vuole entrare a lavorare nel settore pubblico, in uno dei molti enti statali o locali, si deve partecipare ad un concorso pubblico. Questo è fatto per selezionare i lavoratori, ma alcune categorie di persone risultano avvantaggiate rispetto agli altri.

Concorsi pubblici: in questo modo il posto è molto più probabile | Attenzione
Quando si partecipa a un concorso pubblico ci sono delle persone avvantaggiate – ANSA – ilovetrading.it

Quando c’è bisogno di nuovo personale per gli enti statali o locali, ad esempio per uno dei ministeri, ma anche per le Regioni, le Province o i Comuni, l’ente in questione bandisce e organizza un concorso pubblico. Questo è un processo di selezione del personale atto a dare a quante più persone possibili la possibilità di un posto sicuro e ben pagato all’interno della grande macchina dell’amministrazione pubblica, ma al tempo stesso il concorso permette di selezionare tra i vari candidati il profilo migliore possibile.

I concorsi sono divisi in varie fasi che vengono organizzate dall’ente che assume. Inizialmente c’è il bando, solitamente pubblicato sul sito internet dell’ente e sulla Gazzetta Ufficiale, a cui tutti i cittadini italiani maggiorenni che non hanno precedenti penali possono iscriversi. Spesso ci sono restrizioni anche per coloro che hanno già lavorato per l’amministrazione pubblica e hanno rassegnato le dimissioni. Una volta iscritti occorre attendere la data dell’esame che si divide generalmente in 3 parti.

La prima è un esame scritto in cui si misura la cultura generale del candidato e serve come prima scrematura dei candidati, visto che generalmente si presentano in gran numero a seconda dei requisiti richiesti per la posizione. La seconda parte è un secondo esame scritto più specifico, che misura le conoscenza del candidato in relazione alla posizione che dovrebbe assumere. Infine c’è il colloquio vero e proprio per capire se il candidato ha il profilo psicologico giusto per la posizione.

Chi è avvantaggiato nei concorsi pubblici

Visto che l’Italia è un paese che vuole che tutti abbiano le stesse opportunità c’è un occhio di riguardo per quelle persone che partono da un punto più svantaggiato rispetto agli altri. In particolare si fa riferimento alle persone con disabilità o inabilità che rendono l’attività lavorativa più complessa.

Concorsi pubblici: in questo modo il posto è molto più probabile | Attenzione
Le persone invalide oltre l’80% hanno diritto a saltare il primo esame dei concorsi pubblici – ANSA – ilovetrading.it

Per queste persone la legge 104 del Codice Civile prevede dei vantaggi nella ricerca di lavoro nel settore pubblico. In particolare chi ha un’invalidità civile di percentuale uguale o superiore all’80% è esonerato dal sostenere la prova preselettiva, quindi la prima delle 3 previste. Per ottenerla è necessario documentare il riconoscimento della disabilità e il riconoscimento del grado di invalidità civile dell’80% o superiore.

Chi passa avanti in caso di pareggio

Le assunzioni dai concorsi pubblici avvengono in base a una graduatoria stilata in base ai risultati degli esami. In caso di parità di posizionamento di due candidati intervengono titoli di preferenza.

Questi sono degli status particolari della persona che gli fanno guadagnare punteggio rispetto agli altri. Se un candidato finisce a pari merito con un altro nella graduatoria chi ha il maggior numero di questi titoli ha un vantaggio. Le persone con titoli di preferenza sono:

  • insigniti di medaglia al valor militare;
  • mutilati e invalidi di guerra ex combattenti;
  • mutilati e invalidi per fatto di guerra;
  • mutilati e invalidi per servizio nel settore pubblico e privato,
  • orfani di guerra;
  • orfani dei caduti per fatto di guerra,
  • orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato,
  • feriti in combattimento;
  • insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerose,
  • figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;
  • figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
  • figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
  • genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra;
  • genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;
  • genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato;
  • coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;
  • coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso;
  • coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico;
  • invalidi e i mutilati civili;
  • militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.
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