Ecco qua come raddoppiare un investimento da 1.000 euro e far felici figli e nipoti. La strategia di guadagno è alla portata di tutti.
Negli ultimi anni, contrariamente a quanto si legge spesso, non affatto caduti in disuso: i buoni fruttiferi postali per minori sono ancora strumenti richiestissimi. Perché? Fondamentalmente perché i contribuenti capiscono di poter sfruttare un metodo di investimento e risparmio che offre utili sicuri. Lo strumento è redditizio, ma dà anche ottime garanzie. Chi sottoscrive un simile investimento può contare su una tassazione agevolata del 12,50%.
Inoltre i buoni sono esenti da imposta di successione. E non è tutto: il contribuente che sceglie un simile investimento non dovrà avere a che fare con nessun costo per la sottoscrizione e il rimborso, salvo gli oneri fiscali. Ecco perché quando si pensa a un possibile regalo per figli o nipoti, Poste italiane diventa un referente utile.
Con il buono fruttifero per i minori si ottiene uno strumento che permette di accumulare un capitale importante. Anche partendo da un piccolo investimento. Il punto è capire come garantire al proprio figlio o al proprio nipote un bel capitale al compimento del diciottesimo anno di età anche partendo da una cifra relativamente piccola come 1.000 euro.
Poste italiane descrive il buono fruttifero postale per minori come uno strumento di risparmio dedicato ai bambini e ai ragazzi fino a diciotto anni. Un contratto di risparmio che può essere sottoscritto presso qualsiasi ufficio postale o online tramite il sito di Poste Italiane. In termini tecnici si tratta di un titolo nominativo, non trasferibile e non negoziabile.
1.000 euro raddoppiati per figli e nipoti: un regalo utile
Tale titolo ha una durata variabile da un anno a diciotto anni. E, come anticipato, offre un rendimento garantito e crescente nel tempo. Il capitale investito è infatti protetto dallo Stato attraverso la società Cassa depositi e prestiti, come tutti i prodotti postali di investimento.
Il rendimento del buono fruttifero postale per minori dipende dalla durata dell’investimento e dal tasso di interesse applicato. I rendimenti partono dal 2,5% per il primo anno per poi arrivare al 4,5% del diciottesimo anno. Ma le percentuali possono variare. Non cambia invece la tassazione agevolata del 12,50% sulle rendite. Non possono esserci novità anche sull’esenzione dall’imposta di successione.
Quindi, quanto può rendere concretamente a scadenza un investimento di 1.000 euro? Tutto dipende dagli anni della durata dell’investimento. Ma se l’investimento dura diciotto anni, mettendo 1.000 euro per un bimbo di pochi mesi, nel 2041 il capitale iniziale raddoppierà. I 1.000 euro diventeranno in 2.043 euro!