Aumentano le pensioni minime per alcuni pensionati. Nuovi importi e chi riceverà l’aumento.
Quando si pensava che gli aumenti pensionistici fossero stati esauriti ad agosto, emerge una sorpresa: ulteriori aumenti potrebbero interessare i pensionati nel corso di quest’anno. Mentre le discussioni sulla riforma delle pensioni sono in corso tra il governo e i sindacati per delineare nuove opportunità di pensionamento anticipato e considerando l’approcciarsi del limite della quota 103, c’è ora un’inaspettata novità che potrebbe portare a un ulteriore aumento delle pensioni.
A differenza degli aumenti generalizzati che si sono verificati ad agosto, questa nuova serie di incrementi riguarda esclusivamente i pensionati che percepiscono pensioni minime. Le cifre delle pensioni minime sono state rivedute al rialzo: da 563,74 euro a 572,20 euro, e per coloro che hanno superato i 75 anni, da 563,74 euro a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro.
Parallelamente a questi aumenti, dal mese di agosto saranno erogati anche gli arretrati corrispondenti a partire da gennaio. L’Inps ha confermato che tutti gli arretrati relativi agli adeguamenti delle pensioni minime saranno corrisposti a partire da agosto. Questo significa che i pensionati che ricevono pensioni minime riceveranno sia l’assegno mensile normale che gli arretrati accumulati da gennaio di quest’anno.
Un nuovo scenario: Possibili ulteriori aumenti
Se l’anno aveva iniziato con una rivalutazione pensionistica annuale deludente per alcuni e con gli aumenti di agosto riservati solo ad alcuni, ora si prospetta un nuovo scenario. Le voci circolanti suggeriscono la possibilità di ulteriori aumenti pensionistici durante l’anno, oltre a quanto precedentemente previsto.
Secondo quanto riportato da fonti autorevoli, la premier Meloni starebbe considerando l’idea di introdurre un nuovo bonus simile al bonus Renzi da 80 euro. Questo bonus sarebbe calcolato sulla base delle pensioni (e degli stipendi), offrendo un sollievo finanziario ai pensionati e cercando al contempo di guadagnare consenso e supporto politico in vista delle elezioni europee del 2024.
Le opzioni per aumentare ulteriormente le pensioni sono diverse. Potrebbe essere istituito un nuovo bonus entro dicembre, seguendo l’esempio dei bonus una tantum erogati lo scorso anno a luglio e novembre. Queste misure, destinate a categorie specifiche in un periodo di difficoltà economica, hanno dimostrato di avere successo. Altrimenti, potrebbe essere rivista la tassazione sulla tredicesima pensionistica in modo anticipato.
In particolare, si sta considerando l’idea di una detassazione per ridurre l’imposta sulla tredicesima mensilità di dicembre per coloro con redditi più bassi, fino al 15%. Se questa proposta sarà accolta, la tredicesima mensilità potrebbe superare le aspettative in termini di importo.
Un’ulteriore possibilità potrebbe essere un aumento strutturale delle pensioni nel 2024, al di là della rivalutazione periodica. Tuttavia, questa opzione potrebbe presentare sfide a causa dei costi coinvolti.
In conclusione, mentre i dibattiti sulla riforma pensionistica e gli aumenti pensionistici si susseguono, le novità emerse indicano un quadro mutevole e in evoluzione per il futuro delle pensioni in Italia.