Una nuova idea del Governo che vuole aiutare le persone in disagio economico e promuovere l’energia pulita.
La sfida dell’energia pulita che l’Italia sta affrontando con il resto dell’Unione Europea è molto dispendiosa. Per aiutare le famiglie meno benestanti con le spese di questo settore, il Governo ha inventato un nuovo interessante bonus noto come Fondo Reddito Energetico.
Questo bonus è stato creato per dare aiuto alle famiglie che si trovano in difficoltà economica e che devono anche sobbarcarsi gli aumenti delle bollette di questo periodo. Sebbene sia un argomento relativamente minore rispetto a qualche tempo fa, il problema delle bollette alte non è ancora stato risolto e le famiglie hanno ancora problemi a pagare gli altissimi importi richiesti dalle compagnie di fornitura di energia elettrica e gas. Il Fondo Reddito Energetico fa si che le famiglie vengano ricompensate per l’installazione e l’utilizzo di pannelli fotovoltaici e di altre energie alternative.
La misura può essere vista come parte degli aiuti per il grande progetto dettato dalla Direttiva Case Green, secondo cui in tutta Europa tutti gli edifici dovranno essere a emissioni zero entro il 2050. L’installazione di apparecchiature che permettano lo sfruttamento di fonti di energia alternative a quella del gas e del petrolio sono essenziali per questa transizioni, ma il costo per i proprietari di immobili è spesso proibitivo. Il Fondo Reddito Energetico è stato stanziato per un valore di 200 milioni di euro in modo di aiutare in questo senso.
Come funziona il Fondo Reddito Energetico
I 200 milioni di euro stanziati per il Fondo hanno valenza biennale, quindi saranno disponibili per il 2024 e il 2025. Il Fondo può essere poi rimpinguato dagli stanziamenti fatti da enti locali come Comuni, Regioni, Province, ma anche organizzazioni no-profit ed enti pubblici. Inoltre è di natura rotativa, quindi saranno riassegnate risorse in base alla richiesta e alla disponibilità. Il contributo copre il 100% dei costi di installazione degli impianti fotovoltaici, che devono avere una potenza nominale compresa tra 2 kilowatt e 6 kilowatt.
Gli impianti devono essere realizzati su superfici, aree, coperture e pertinenze di cui il beneficiario sia titolare di diritto reale. Quindi solo il proprietario di casa o di un terreno può godere del contributo per l’installazione dei pannelli solari. Chi ha una casa con un contratto d’affitto non ha diritto al bonus. Il fondo è rivolto alle famiglie in condizioni di disagio economico, ovvero quelle con un ISEE inferiore a 15.000 euro, oppure fino a 30.000 euro se la famiglia ha più di 3 figli a carico.
Quanto può aiutare il bonus per i pannelli solari
Considerando che un impianto fotovoltaico di potenza nominale di 6 kilowatt costa dai 9.000 ai 25.000 euro, a seconda del modello e della difficoltà di installazione, un bonus che copre per intero il costo di installazione è un grosso aiuto per i cittadini.
C’è inoltre da considerare che un impianto di questo tipo sarebbe un’ottima aggiunta in una casa, visto che l’energia prodotta permetterebbe di diminuire il costo delle bollette di circa il 75%. Secondo i dati ISTAT l’8,9% delle famiglie in Italia potrebbe accedere a questo bonus essendo in stato di povertà energetica.
