Differenze tra stato di famiglia e nucleo familiare: comprensione e distinzione legale che è meglio conoscere per non sbagliare.
La comprensione accurata delle distinzioni tra lo stato di famiglia e il nucleo familiare è una questione che spesso genera interrogativi tra coloro che esplorano il mondo giuridico e amministrativo. Sebbene possano sembrare termini intercambiabili, essi portano significati fondamentalmente differenti. Un quesito cruciale emerge in questo contesto: la convivenza implica l’appartenenza allo stesso stato di famiglia?
Prendiamo in considerazione l’ipotetica situazione in cui due amici condividono un appartamento per motivi di risparmio. In questo scenario, costituirebbero essi una famiglia anagrafica? La risposta dipende da quanto stabilito dalla legge.
Lo stato di famiglia è un documento ufficiale rilasciato dal Comune, attestante la composizione della famiglia anagrafica tramite l’elenco dei residenti nella stessa abitazione.
Ma cosa implica realmente il concetto di famiglia anagrafica? Secondo la legge, essa comprende un insieme di individui legati da vincoli matrimoniali, unioni civili, parentela, affinità, adozione, tutela o legami affettivi, che condividono la stessa dimora abituale nello stesso comune.
Tale definizione sottolinea che non solo la convivenza, ma anche la presenza di uno dei legami sopra elencati tra i coabitanti, è necessaria per essere inclusi nello stesso stato di famiglia. Ad esempio, due studenti universitari che condividono un appartamento non costituirebbero uno stato di famiglia, poiché mancano i legami specificati dalla legge.
Da notare che la legge stabilisce che una famiglia anagrafica può anche consistere di un singolo individuo, come nel caso di una persona single.
Cosa accade quando si parla di convivenza e stato di famiglia
Ma cosa accade quando si parla di convivenza e stato di famiglia? Dalle considerazioni precedenti emerge che è possibile avere due stati di famiglia distinti e separati nella stessa abitazione, qualora non siano presenti legami tra i coabitanti. Questo è evidente nel caso dei coinquilini.
Situazioni di questo tipo possono portare a due stati di famiglia separati, con la possibilità di richiedere la registrazione presso l’ufficio anagrafe del Comune di residenza.
Tuttavia, va notato che il concetto di nucleo familiare è diverso dallo stato di famiglia. Nel nucleo familiare, sono inclusi tutti coloro che sono a carico dal punto di vista fiscale, anche se non vivono sotto lo stesso tetto.
Un esempio è rappresentato dai figli universitari che risiedono altrove ma sono ancora finanziariamente supportati dai genitori. In questa circostanza, nonostante la residenza separata, i figli sono parte del nucleo familiare dei genitori. Questa nozione ha principalmente rilevanza economica, poiché la sua certificazione è cruciale per accedere agli aiuti e ai vantaggi destinati alle fasce meno abbienti della popolazione. Questo è evidente nell’ambito del nucleo familiare ISEE, che mette in luce ulteriormente la differenza rispetto alla famiglia anagrafica all’interno dello stato di famiglia.
Ai fini della dichiarazione ISEE, infatti, la famiglia include il dichiarante, i membri della famiglia anagrafica e coloro che sono a carico dal punto di vista fiscale, anche se non condividono la stessa residenza.
In conclusione, emerge chiaramente che lo stato di famiglia rappresenta la famiglia anagrafica, costituita dai conviventi legati da vincoli parentali, coniugali o affettivi. In contrasto, il nucleo familiare abbraccia anche gli individui non conviventi, a patto che siano a carico fiscalmente in quanto non sposati e senza figli.
Dunque, la convivenza porta alla condivisione dello stato di famiglia solo se tra i coabitanti sussiste un legame specifico; in caso contrario, gli stati di famiglia rimangono separati.