E’ in arrivo un’incredibile notizia per tutti i disoccupati: l’INPS concederà loro il congedo e pagherà il periodo
Sembra proprio che si nasconda, dietro l’angolo per tutti noi, una notizia più che piacevole per quanto riguarda tutti i disoccupati che hanno fatto richiesta e hanno ottenuto la concessione per la NASPI. Nello specifico, infatti, stiamo parlando del congedo matrimoniale.
Come ben sapete, infatti, tutti i lavori hanno per legge e per contratto diritto a un periodo di congedo a seguito del proprio matrimonio. Quello che però potrebbe cambiare di molto le cose è che rientrano in questa possibilità anche coloro che sono in uno stadio di disoccupazione e percepiscono la NASPI.
Per scoprire maggiori dettagli e soprattutto sapere, nello specifico, quale sarà il funzionamento di questo congedo anche per i disoccupati, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
A chiarire la situazione ci ha pensato proprio l’INPS attraverso una notifica: stiamo parlando del messaggio pubblicato sul sito ufficiale, dove l’ente si occupa di chiarire una volta per tutte quella che è la posizione dei cosiddetti disoccupati che percepiscono la NASPI nei confronti del congedo matrimoniale. Ebbene, pare proprio infatti che questi soggetti non siano in automatico esclusi da questo diritto, ma anzi hanno la possibilità di beneficiarne anche loro. Per scoprire maggiori dettagli, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Come prima cosa, ci tiene a specificare l’INPS all’interno della sua notifica, perché questa situazione si possa verificare, è opportuno che la domanda venga prodotta e rilasciate dal disoccupato stesso e rivolta proprio all’ente di previdenza entro l’anno da quella che è la data di matrimonio o di unione civile. Ebbene sì, perché secondo quanto stabilito questa prestazione verrà erogata sia nel caso del matrimonio (che sia civile o concordatario, ma non religioso) che nel caso della cosiddetta unione civile.
Attenzione però, ci sono alcuni aspetti che non bisogna sottovalutare. Innanzitutto, bisogna ricordare che questo trattamento a operare dell’INPS e nei confronti dei disoccupati non potrà essere cumulabile con quello di altri trattamenti retributivi o sostitutivi. In secondo luogo, è importante essere a conoscenza di un altro aspetto importante: in questo caso, infatti, a occuparsi del pagamento in questione sarà l’INPS stesso, purché il soggetto abbia effettuato almeno quindici giorni di lavoro in quelli novanta precedenti al matrimonio. Solo in questo caso, dunque, si prenderà carico della gestione del suo periodo di congedo.
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