Se sei stanco di pagare così tanto per un pieno di carburante, ecco quali sono i distributori nei quali si paga di meno.
Siamo in un periodo storico caratterizzato da fragilità economica e costanti rincari, causati soprattutto dalla pandemia iniziata nel 2020 e dalla guerra tra Russia ed Ucraina. Poiché l’Italia, per quanto riguarda i rifornimenti di gas e petrolio, è ancora fortemente dipendente dalle importazioni, eventuali blocchi di questo tipo come quello che sta accadendo in Russia hanno serie ripercussioni sul prezzo finale: ecco quindi come si può risparmiare sui carburanti.
Al momento, la benzina si attesta su un prezzo che è circa di 2 euro al litro, mentre per il diesel si scende a 1.9 euro al litro. Le tariffe medie, che variano su base regionale e di città in città, sono comunque piuttosto alte e costringono gli italiani a centellinare i propri viaggi. Ecco quindi quali sono i distributori più convenienti e quali le idee del governo per provare ad abbassare questi prezzi.
Sebbene in tutt’Italia oggi come oggi i distributori di benzina segnalino prezzi molto alti, anche a causa del mancato rinnovo del taglio delle accise introdotto dall’ex governo Draghi, molti cittadini hanno trovato qualche distributore conveniente, nei dintorni di casa o dell’ufficio. I romani, ad esempio, vanno nelle pompe di benzina di Città del Vaticano, dove i prezzi sono intorno all’euro e cinquanta al litro. In particolare, qui sono cinque i distributori presenti: due dentro le Mura della Santa Sede, uno a San Callisto a Trastevere, uno a San Giovanni e un altro alle Mura Gianicolensi.
In Lombardia, invece, si può risparmiare a Livigno, dove la benzina costa €1.36 al litro e il diesel € 1.25 al litro. Il motivo è da ricercare nel fatto che questa cittadina è una zona franca, per cui non soggetta all’Iva e alle altre imposte. A livello nazionale, il governo sta pensando a diverse strategie per abbassare il prezzo dei carburanti, tra cui un sistema di compensazione mirata per le famiglie a basso reddito, soprattutto nelle regioni del sud dove la scarsa concorrenza fa schizzare i prezzi alle stelle.
Si pensa anche a un bonus di 150-200 euro legato all’Isee famigliare, sempre finalizzato a sostenere le famiglie in questo senso: con l’inizio del 2024 e la nuova Legge Fiscale, ci saranno importanti novità anche in questo senso. Vi terremo aggiornati.
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