Un Bonus per i lavoratori dipendenti con figli a carico è pronto per essere erogato. Vediamo chi può riceverlo anche se c’è un ma…
Il Decreto Lavoro ha confermato il Bonus per i dipendenti con figli all’interno del panorama del welfare aziendale. Cosa significa? Con welfare aziendale si intende l’insieme delle iniziative, dei benefit e dei piani che il datore di lavoro mette in atto per migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro e di vita del dipendente. L’azienda, dunque, tutela il lavoratore abbracciando la filosofia che vede il benessere del dipendente essenziale per il successo dell’impresa.
Se i lavoratori sono felici e si sentono apprezzati, dunque, lavorano meglio e la produttività aumenta. Il problema è che non tutti i datori di lavoro lo comprendono. Il Bonus per dipendenti con figli a carico rientra nel riconoscimento da parte dell’azienda dei fringe benefits con soglia massima nel 2023 di 3 mila euro. Un grande aiuto economico da dare ai lavoratori, peccato che non è un obbligo e tanti datori non hanno intenzione di erogarlo.
Bonus per dipendenti con figli a carico, in cosa consiste
Il decreto Lavoro ha introdotto il Bonus per sostenere i dipendenti con figli a carico. L’agevolazione riguarda la soglia di esenzione dei fringe benefits più alta, fino a 3 mila euro per l’anno in corso. Sono incluse le spese legate ai pagamenti delle utenze domestiche – luce, acqua e gas – che non formano reddito da lavoro dipendente.
Solo le aziende che implementano un programma di welfare aziendale potranno ricorrere al Bonus per dare un sostegno economico ai dipendenti e dimostrare l’apprezzamento per il loro lavoro. I datori di lavoro che vogliono erogare un programma di welfare possono trovare tutte le informazioni nella Circolare numero 23 del 1° agosto disposta dall’Agenzia delle Entrate. Conosceranno non solo i vantaggi da offrire ai dipendenti ma anche quelli per l’azienda stessa.
Per approfondire i dettagli del Bonus dipendenti con figli a carico, invece, basterà leggere l’Articolo 40 del Decreto Lavoro. Tra le indicazioni le esenzioni IRPEF e dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività a condizione che rimangano entro i 3 mila euro (invece di 258,23 euro). Un accenno alla definizione di figlio a carico. Si intendono tutti i figli compresi quelli nati fuori dal matrimonio se riconosciuti, i figli affidati e adottivi.
Per essere a carico sarà necessario che il figlio abbia un reddito personale inferiore a 2.840,51 euro oppure 4 mila euro se under 24. Tale condizione sarà valutata al 31 dicembre dell’anno in corso.