Gli stipendi di insegnanti e personale Ata stanno per subire una nuova modifica con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Il mese di agosto sta portando alcune novità per chi lavora nel mondo dell’istruzione a partire da chi durante l’ultimo anno scolastico ha lavorato tramite MAD. Lunedì 28 agosto saranno emessi gli ultimi pagamenti arretrati sulla piattaforma NoiPA. La novità principale però riguarda chi invece è già di ruolo poiché da poco c’è stato il rinnovo del CCNL per il Comparto Istruzione, Università e Ricerca. L’accordo fra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati è stato firmato il 14 luglio anche se Uil scuola non ha preso parte.
I motivi che hanno spinto questo sindacato a non apporre la propria firma sul contratto riguardano alcuni punti che i rappresentanti Uil scuola considerano poco trattati, tra cui la valorizzazione del personale Ata. Esaminando bene il testo del nuovo CCNL però si nota che sia per questa categoria di lavoratori che per i Dsga (direttori dei servizi generali e amministrativi) saranno introdotti gli “incarichi di elevata qualificazione professionale”. Questi profili professionali manterranno questa carica per tre anni ottenendo uno stipendio aumentato di 60 euro mensili e sostituiranno i lavoratori della categoria C.
Prima di passare a vedere le novità previste sulla retribuzione c’è da considerare che, pur tenendone conto, l’Italia rimane al 31° posto in Europa per il salario degli insegnanti. Tra i paesi più virtuosi c’è la Germania che per i docenti prevede 40.000 euro lordi l’anno, e se si esce dall’UE per dare un’occhiata alla Svizzera questa retribuzione raddoppia (80.000 euro l’anno). Peggio del nostro Paese ci sono solo Portogallo e Grecia.
L’aumento previsto sugli stipendi dei docenti
Attualmente la retribuzione annua per un insegnante in Italia è di circa 24.000 euro. Il nuovo CCNL Scuola prevede un incremento mensile di 124 euro lordi che però in parte erano già stati erogati lo scorso dicembre con un primo accordo siglato il 22 novembre 2022. I docenti quindi riceveranno solo la differenza che avanzano rispetto a quel momento. Si prevede però un aumento del 10% previsto per le ore aggiuntive finanziato dal Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF) e un bonus una tantum di circa 63 euro.
Con queste modifiche a livello annuo un docente potrà arrivare a contare un’entrata di 26.000 euro che però non cambierebbe di troppo la situazione dell’Italia. La Spagna con appena due posizioni di vantaggio paga già 29.000 euro l’anno ai suoi insegnanti.