Il collezionismo di monete rare è una passione ancora viva e a volte si può avere il colpo di fortuna di trovarne una. Meglio controllare nel portamonete ogni tanto.
C’è chi colleziona lire, franchi o altre monete ormai non più in circolazione e che ormai è una sfida reperire, ma anche tra gli euro non mancano gli esemplari di valore. La valuta ufficiale europea circola dal 2001 e in ventidue anni non sono mancate le monete particolari che hanno attirato l’interesse dei collezionisti. A seconda dell’anno e dell’incisione riportata sul retro anche il valore di un taglio da 20 centesimi se raro può arrivare a decine di migliaia di euro. Anche alcuni difetti di conio particolari possono generare monete preziose per gli appassionati.
Tra i tagli monetari della valuta europea quello a cui fare maggiore attenzione è la moneta da 1 euro. In Italia questa viene stampata con il disegno l’uomo vitruviano sulla faccia posteriore ma gli euro esteri hanno incisioni diverse, senza contare quelli coniati a scopo commemorativo. Anche l’anno di conio ha il proprio peso sul valore della moneta. I collezionisti pagano di più se la moneta è meno recente anche se l’incisione è uguale.
Per fare un esempio gli euro slovacchi con la doppia croce valgono fino a 70.000 euro se coniati nel 2010 ma il valore scende a 45.000 euro se invece risalgono al 2012. Invece la moneta da un euro rilasciata in Vaticano nel 2002 con il profilo di Giovanni Paolo II ha un prezzo base di 80.000 euro che scende già a 78.000 per una coniata l’anno successivo.
Se svuotando la tasca portamonete si scopre un pezzo di valore, la prima cosa da fare è controllarne lo stato. Meglio è conservata la moneta più appetibile risulterà agli occhi di un possibile acquirente. La scala che si segue per valutare il pezzo da collezione parte dagli esemplari “fior di conio”, che appaiono praticamente nuovi, fino a “discreto” dove rilievi e zigrinatura sono scomparsi.
In ogni caso meglio non provare a lucidarla se non si è esperti perché si rischierebbe di graffiarla o peggio. La cosa migliore è rivolgersi a un collezionista o sfruttare i negozi di numismatica. Se non se ne trovano, per vendere le monete esistono diverse aste online. Qui si può anche ottenere una valutazione oggettiva da un esperto in modo da fissare un prezzo di partenza.
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