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Assegno Unico addio: la nuova mazzata sulle famiglie è tremenda | Perché finisce

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Daniele Orlandi

Ci sono famiglie che rischiano di perdere l’assegno unico per i figli: attenzione ai contenuti e alla precisazione dell’ultima circolare Inps

L’assegno unico figli rappresenta per milioni di famiglie italiane una boccata d’ossigeno importante, un sussidio mensile che consente di provvedere ad alcune delle spese relative alla crescita di un bambino. Erogato dal settimo mese di gravidanza, fino al compimento del 21esimo anno di età, ne beneficiano tantissimi nuclei familiari a condizione che il figlio, anche dopo la maggiore età, faccia parte dello stato famiglia.

assegno unico, quali famiglie rischiano di perderlo
Chi potrebbe non ricevere più l’assegno unico e perché (ilovetrading.it)

L’assegno può essere versato anche dopo il superamento dei 21 anni ma solo a determinate condizioni: il figlio deve frequentare un corso di laurea oppure svolgere un tirocinio o avere un’occupazione lavorativa con reddito non superiore a 8000 euro l’anno; ancora lo si riceve qualora svolga il servizio civile o nel caso sia disoccupato e stia cercando un’occupazione presso i servizi pubblici per l’impiego.

Assegno unico, molte famiglie rischiano di perderlo: cosa bisogna fare subito

Ebbene di recente una circolare Inps ha fatto chiarezza su alcune specifiche casistiche evidenziando la possibilità che alcune famiglie possano perdere questo beneficio. Ricordiamo che l’assegno unico ha sostituito l’assegno familiare in busta paga e il suo contributo varia sulla base del valore Isee del nucleo familiare nonché del numero di membri dello stesso.

La circolare Inps sull'assegno unico
In una circolare i chiarimenti per poter ricevere l’assegno unico figli (ilovetrading.it / fonte ansa)

La circolare, nella fattispecie, fornisce delucidazioni riguardanti coloro che ricevono l’assegno unico figli ma che a breve perderanno il Reddito di Cittadinanza che, dal prossimo anno, verrà sostituito dall’assegno di inclusione. Per non perdere l’assegno unico è necessario che nel periodo di transizione tra RdC e assegno di inclusione venga presentata dagli interessati una nuova domanda.

Essa, inoltre, dovrà essere inviata non oltre l’ultimo giorno del mese di validità del reddito di cittadinanza, per evitare il rischio che l’assegno unico non venga più erogato.

Sarà uno dei due genitori a dover presentare la domanda: potrà farlo accedendo al sito Inps e seguendo la procedura ad hoc. Ma non solo: con un’ulteriore precisazione l’Inps ha specificato che anche in caso di sospensione del reddito di cittadinanza occorre presentare domanda per l’assegno unico.

Il nuovo assegno di inclusione

Ricordiamo infine che dal 1 gennaio 2024 il RdC sparirà per tutti, sostituito dall’assegno di inclusione previsto per chi ha un Isee inferiore a 9.360 euro ed è considerato non occupabile. Verrà erogato per non più di 18 mesi, a patto di rispettare una serie di requisiti. Anche in questo caso andrà presentata, sul sito Inps o presso i Caf, domanda per ricevere il sussidio.

L’importo sarà di 500 euro al mese circa, per un massimo non superiore a 6.000 euro l’anno. Che saliranno a 7.560 euro l’anno se il nucleo familiare è costituito esclusivamente da disabili gravi o over 67.

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