Le detrazioni fiscali per miglioramenti energetici richiedono comunicazioni tecniche all’ENEA: occhio a dichiarazioni corrette e verifiche fiscali.
Le agevolazioni fiscali legate alle detrazioni IRPEF per gli interventi di miglioramento energetico degli edifici sono gestite attraverso l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica (ENEA), che è responsabile di ricevere e gestire le comunicazioni riguardanti il controllo e il monitoraggio delle detrazioni fiscali.
Questo processo coinvolge aspetti tecnici dettagliati relativi ai beni e alle opere riportati dai contribuenti, considerando anche le ultime precisazioni dell’Agenzia delle Entrate.
L’obbligo di comunicazione all’ENEA è stato stabilito dalla legislazione fiscale allo scopo di monitorare le caratteristiche dei beni acquistati da coloro che richiedono la detrazione fiscale IRPEF per risparmio energetico o riqualificazione energetica degli edifici. Queste comunicazioni vengono inviate in forma telematica all’ENEA e richiedono informazioni tecniche di base riguardanti i prodotti acquistati.
È importante notare che la mancata comunicazione di queste informazioni all’ENEA non comporterà la revoca delle detrazioni fiscali, come stabilito nella risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019 dell’Agenzia delle Entrate. Questo obbligo di comunicazione mira principalmente a monitorare e valutare il risparmio energetico derivante dagli interventi nell’ambito del programma nazionale.
Va sottolineato che non tutti gli interventi sono soggetti all’obbligo di comunicazione e trasmissione dei dati all’ENEA. Gli interventi che non comportano risparmio energetico o l’utilizzo di fonti rinnovabili non richiedono la trasmissione di comunicazioni. Le detrazioni fiscali conseguenti da questi interventi rimarranno valide.
Mancata comunicazione non revoca detrazioni ma rischio verifiche fiscali
La trasmissione delle informazioni relative agli interventi edilizi all’ENEA deve essere effettuata entro 90 giorni dalla data di completamento dei lavori o del collaudo.
È fondamentale rispettare questa comunicazione per evitare problemi nell’indicazione delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi (Modello 730) o nella versione precompilata della dichiarazione. In caso di omissione, potreste essere soggetti a verifiche fiscali e controlli.
Consigliamo vivamente di conservare la ricevuta della trasmissione della documentazione inviata all’ENEA, con il codice CPID, insieme alla documentazione originale. Questi documenti potrebbero essere richiesti dall’Agenzia delle Entrate. Il meccanismo delle scadenze per la comunicazione rimarrà simile negli anni successivi.