Arriva un nuovo bonus figli erogato dal governo che vale tanti soldi. Ecco a chi spetta e come richiederlo.
Con il decreto Lavoro il governo ha erogato un nuovo bonus figli: una generosa somma di denaro che potrebbe fare la differenza nella vita di molte famiglie.
Infatti, il nuovo sostegno economico può fare tirare un sospiro di sollievo soprattutto in questo periodo in cui la situazione economica pesa sulle spalle di molti genitori: il costo della vita è aumentato così come le spese per chi ha una famiglia.
Il nuovo bonus figli porta tanti soldi ai genitori italiani e raggiunge cifre da capogiro
Però, per dovere di informazione il bonus non è realmente tale e non è erogato a tutti. Infatti, anche se si va ad aggiungere alle misure già in vigore, questo poiché è stato introdotto dall’ultimo decreto lavoro, è destinato ai lavoratori dipendenti con figli a carico; in caso di più figli la detrazione spetta per ciascuno di essi.
Quindi, più che di un bonus si dovrebbe parlare di una detrazione fiscale che alza la soglia di esenzione dei fringe benefit fino a 3mila euro. Prima erano previsti 258,23 euro all’anno per tutti.
A spiegare bene a chi spettano e come ottenere il bonus è la circolare numero 23 dell’Agenzia delle Entrate pubblicata il 1° agosto. Per prima cosa, questa spiega che si tratta di fringe benefit, ovvero di compensi in forma non monetaria simili a voucher che spettano al genitore con un figlio a carico e reddito individuale che non superi i 2.840,51 euro.
Inoltre, la circolare chiarisce che il bonus spetta a entrambi i genitori, a prescindere da come si siano accordati per attribuire la detrazione per figli a carico (di solito al genitore con un reddito più alto).
All’interno del fringe benefit e, quindi, tra i redditi esenti da tassazione, rientrano anche le somme erogate per il pagamento delle utenze domestiche: energia elettrica, acqua e gas.
Ottenere il nuovo bonus figli è abbastanza semplice: infatti, basta che azienda e lavoratore si accordino. I lavoratori interessati dovranno richiedere al datore di lavoro le detrazioni e i fringe benefit relative ai figli e, in caso di risposta affermativa, indicare il codice fiscale di ciascun figlio.
A sua volta, il datore di lavoro dovrà controllare che il lavoratore non superi la soglia di 3mila euro. Infatti, in caso contrario il lavoratore dovrà versare l’Irpef e le detrazioni saranno recuperate nelle successive buste paga. Comunque, spetta al lavoratore comunicare le variazioni dei requisiti al datore di lavoro.