La Rottamazione quater non è l’unico modo per ottenere sconti sul pagamento delle cartelle esattoriali. Qual è l’altra opzione?
Lo scorso 30 giugno è scaduto il termine per aderire alla Rottamazione quater. I contribuenti che hanno debiti con il Fisco e che non hanno potuto sfruttare tale occasione si chiedono se esista un altro metodo per ottenere vantaggi sul pagamento di quanto dovuto.
La risposta è affermativa e, anzi, tale strada può essere anche più conveniente della rottamazione. Stiamo parlando della dilazione ordinaria, grazie alla quale è possibile saldare i propri debiti anche in 10 anni. Mentre la rottamazione prevede delle agevolazioni sulle sanzioni e sugli interessi ma consente la suddivisione dei pagamenti in massimo 18 rate in 5 anni, con la dilazione ordinaria il debito può essere spalmato in ben 72 rate.
Le prime due rate della rottamazione, inoltre, hanno un ammontare piuttosto elevato (pari al 20% del totale) e una scadenza ravvicinata (il 31 ottobre e il 30 novembre). L’agevolazione, infine, riguarda solo i debiti affidati all’Agente di Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
In questi casi, la dilazione ordinaria da parte dell’Agenzia delle Entrate appare un’ottima alternativa.
Rateizzazione ordinaria delle cartelle esattoriali: come presentare domanda
Tutti coloro che sono interessati ad ottenere il pagamento rateizzato delle cartelle esattoriali devono inviare domanda all’Agenzia delle Entrate e attendere di essere autorizzati.
L’ammontare massimo di rate mensili è 72, divise in 6 anni. Coloro che provano di trovarsi in condizioni economiche difficili, tuttavia, possono ottenere una dilazione fino a 120 rate mensili, per un totale di 10 anni.
Tale possibilità, però, è riservata soltanto ai contribuenti che hanno un debito con il Fisco superiore a 6 mila euro (comprensivi di sanzioni e interessi).
Ricordiamo che, a differenza della rottamazione, nel caso di rateizzazione ordinaria è l’importo finale da versare è maggiorato di sanzioni e interessi.
È, inoltre, previsto un limite all’ammontare di ciascuna rata mensile, che non può essere inferiore a 50 euro. Se, dunque, il debito ha un ammontare complessivo di 4 mila euro, non è possibile usufruire della dilazione ordinaria in 120 rate, perché ogni quota sarebbe di circa 33 euro l’una (inferiore, dunque, a 50 euro). Con tale importo, il numero consentito di rate mensili sarebbe 80.
Per essere autorizzati alla ratizzazione in 10 anni, bisogna allegare alla domanda il modello ISEE del nucleo familiare e tutti gli altri documenti che provano la condizione economica di disagio, senza i quali non si può usufruire del beneficio.
L’unico metodo, dunque, è l’istanza motivata, che deve essere valutata dall’Ente incaricato alla riscossione.