Nuovi controlli fiscali in chiave anti evasione. L’Agenzia delle Entrate sguinzaglia i suoi segugi in cerca di operazioni illecite.
La lotta all’evasione fiscale è ancora una delle priorità assolute del Governo Meloni e i nuovi strumenti a disposizione del Fisco la rendono più serrata. Arriva la nuova ondata di controlli su prelievi e versamenti sui conti correnti per individuare denaro sporco.
La nuova ondata di controlli fiscali dell’Agenzia delle Entrate sugli italiani è partita dall’8 agosto e si protrarrà a lungo per il resto dell’anno. Il Governo ha messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate una buona quantità di nuovi strumenti di controllo che serviranno a combattere l’eterna lotta dello Stato italiano contro l’evasione fiscale continuamente imperante nel nostro paese. I controlli del Fisco saranno analoghi a quelli già effettuati nelle scorse ondate, in particolare concentrati su prelievi e versamenti di denaro nei conti corrente. Questi sono i punti chiave su cui verteranno i controlli del Fisco.
L’Agenzia delle Entrare ha a disposizione diverse misure di controllo sui movimenti di denaro dei contribuenti. In primis c’è la dichiarazione dei redditi, obbligatoria per tutti i lavoratori e principale strumento di confronto tra i dati dichiarati dai contribuenti e quelli dell’Agenzia stessa. Un’evasione fiscale in generale viene scoperta qualora ci sia una differenza tra i redditi dichiarati e i reali movimenti bancari del contribuente. Uno dei segnali che il Fisco percepisce per capire che c’è qualcosa che non funziona è proprio quello delle spese. Se un contribuente sostiene una spesa troppo alta rispetto ai redditi dichiarati negli ultimi anni il Fisco si insospettisce e sostiene dei controlli più approfonditi.
Una parte di questi controlli nel 2023 sono stati automatizzati grazie al nuovo algoritmo di cui è stata dotata l’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un programma di confronto di dati automatico che confronta in un attimo i dati in arrivo inseriti dall’Agenzia delle Entrate e quelli di altre banche dati come quelli dell’Anagrafe Tributaria. In questo modo si rende automatico un passaggio che prima richiedeva ore di ricerca per ogni profilo e soprattutto soggetto a sviste ed errori umani.
Grazie a questo strumento l’Agenzia delle Entrate può controllare in maniera più precisa e puntuale le transazioni che avvengono in Italia confrontandole con i dati ricevuti dalle dichiarazioni dei redditi. Questo viene fatto in particolare su prelievi e depositi di denaro contante perché le operazioni fatte con metodi digitali sono più facili da tracciare rispetto a quelle eseguite con denaro contante.
In virtù di questi controlli a tappeto i contribuenti dovranno fare attenzione alle proprie operazioni bancarie. Quando si deposita o si ritira denaro contante dal proprio conto corrente è bene verificare che quei soldi siano dichiarati nelle dichiarazioni dei redditi.
In questo modo il Fisco non avrà di che lamentarsi con noi per la nostra operazione. Si consiglia di fare attenzione in particolare per i casi in cui i soldi ci siano stati donati. Se si tratta di piccole somme di denaro i controlli del Fisco potrebbero chiudersi in un nulla di fatto, ma se sono cifre molto alte le cose si complicano.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…