Acquistare medicine o dispositivi per l’automedicazione ha un peso non indifferente per il portafoglio. Seguendo i consigli di Altroconsumo però si può risparmiare.
In Italia è risaputo l’impegno che Altroconsumo mette per consigliare i consumatori e indirizzarli verso i prodotti più convenienti. Svolgono test di qualità su articoli per le pulizie, elettrodomestici e generi alimentari per trovare quelli con un migliore rapporto qualità/prezzo, ma non si fermano qui.
Di recente gli esperti dell’organizzazione hanno voluto affrontare la delicata questione delle spese per i farmaci. Ogni anno l’italiano medio spende almeno 156 euro di propria tasca per comprare medicine, togliendo i servizi a carico del SSN.
Per iniziare, spesso si acquistano medicinali per “fare scorta” anziché quando se ne ha davvero bisogno. A parte cerotti, garze, fermenti lattici e tachipirina di emergenza non c’è molto altro che possa servire. Visto che i farmaci hanno una data di scadenza ci si può anche ritrovare a dover buttare intere scatole comprate senza un reale bisogno. Le farmacie sono diverse in ogni città e non c’è il rischio di restare scoperti.
Per le medicine da banco (OTP) non serve neppure recarsi per forza dal farmacista ma può bastare cercare la corsia giusta al supermercato. Se acquistati qui insieme alla normale spesa in media il prezzo risulta inferiore di un buon 10%, anche per i prodotti di parafarmacia. Lo stesso vale per le pillole ordinate online, come ha rilevato Altroconsumo in uno studio condotto qualche anno fa. In farmacia inoltre non sono neppure scritti i prezzi sulle confezioni mentre nei ipermercati sì, un aspetto che può disorientare.
Comprare un medicinale generico è sempre una spesa inferiore a parità di prodotto. Riconoscerli e distinguerli da quelli brevettati dalle aziende non è difficile in quanto riportano il nome del principio attivo affiancato da quello del produttore. Se la prescrizione del medico riporta un farmaco di marca si può domandare direttamente al farmacista se ne esista uno equivalente, quindi con lo stesso dosaggio e formato (pillola, polvere, liquido). Scegliere a naso non è il caso a meno che non si sia del settore.
Un’altra abitudine che molti hanno e che porta a spese ulteriori è l’errore di comprare più farmaci contenenti lo stesso principio attivo. Soprattutto quelli contenenti ibuprofene sono diversi ma hanno gli stessi effetti, ossia agiscono come antinfiammatori e analgesici. Sono solo le pubblicità a dare a ciascuno una connotazione diversa.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…