Novità rilevanti in tema pagamenti col POS: ecco dettagli e aspetti da sapere a proposito dell’accordo raggiunto
Arrivano importanti novità a proposto dei pagamenti col POS, visto il recente accordo raggiunto tra Abi, Apsp, Confartigianato, Confcommercio, Can, Fipe e Confesercenti: ecco i dettagli da sapere.
La novità in questione dunque si lega ai POS, ovverosia a quegli strumenti impiegati dai commercianti in relazione all’accettazione dei pagamenti mediante carte di credito e altri sistemi di pagamento.
Si tratta di un accordo dal forte interesse per i soggetti interessati, dal momento che coloro che vendono prodotti e si occupano dell’attività di prestazione di servizi, anche di tipo professionale, sono obbligati all’accettazione dei pagamenti col POS.
La sottoscrizione dell’accordo ha avuto luogo al MEF, e c’è già stato il parere a favore da parte del garante della concorrenza, l’Agcom.
In virtù di tale accordo si promuove ancor di più la digitalizzazione, la modernizzazione e la concorrenza per quanto concerne gli strumenti di pagamento.
Una scopo che vine raggiunto anche in virtù di una maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi inerenti le transazioni commerciali.
Tale protocollo raggiunto è uno step dalla grande rilevanza dal punto di vista dell’equità e della trasparenza dei costi dei pagamenti, ha spiegato il vicepresidente di Confcommercio.
Manfred Pinzger ha infatti sottolineato che a esser previsto è uno schema sintetico che permette la comparabilità tra loro delle offerte promozionali di ogni intermediario e delle condizioni applicati alla fine delle promozioni.
Così facendo le aziende possono beneficiare di maggiore libertà nella scelta e ciò va ad alimentare l’aspettativa di una mitigazione dei costi, anche ricorrendo più frequentemente alla “commissione – zero sui piccoli importi”
Pagamenti col POS, quali sono le novità e cosa prevede l’accordo: il parere di commercianti e consumatori
Nel dettaglio dell’accordo raggiunto sul POS e sui pagamenti, l’Apsp ed Abi si sono impegnate a invitare i propri associati, soggetti che risultino abilitati all’accettazione dei pagamenti con carta nei vari negozi, alla promozione di iniziative di tipo commerciale tese a ridurre l’impatto dei costi di transazione dal basso valore.
In sostanza, operazioni legate a importi minori di trenta euro.
Si tratta di iniziative commerciali, quantomeno su carta, che sarebbero particolarmente competitive, almeno in merito a transazioni da importi unitari di dieci euro. Le iniziative commerciali eventuali non dovranno essere oggetto di pubblicizzazione quantomeno per 6 mesi, e la relativa durata non dovrà essere minore di 9 mesi.
A essere prevista è anche più attenzione da dedicare alla questione trasparenza. Vi sarà l’impiego di uno schema standard ad hoc che permetterà la comparazione tra le varie iniziative commerciali, e sarà utile a rappresentare in modo sintetico le condizioni previste dalla diverse proposte.
Confersercenti, in merito all’accordo, ha spiegato che a quest’ultimo si lega il merito di consentire la riduzione dei costi delle piccole imprese (fatturato annuo inferiore a quattrocento mila euro).
Inoltre, un aspetto rilevante ha a che fare con le riduzioni per le commissioni sulle transazioni sino a trenta euro, mentre quelle sino a dieci euro sono quasi azzerate.
La riduzione delle commissioni inerenti l’impiego del POS per pagamenti per importi minori a trenta euro è stato ben accolto dai consumatori, come emerge dalle parole del presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Massimiliano Dona ha infatti sottolineato che adesso le “scuse per rifiutare i pagamenti elettronici stanno a zero“, ma ha rimarcato che è tempo che “i trasgressori siano finalmente puniti”.
Nel dettaglio questi ha spiegato che dal momento dell’ingresso in vigore delle sanzioni, il 30.06.22, “dubitiamo si siano superate le 100 multe”.